Imola, ecco il nuovo bando per l’ex bar Bacchilega. Le cifre per ristrutturazione e gestione

Previsti a carico dell'aggiudicatario almeno 620 mila euro per la ristrutturazione, l'esonero dell'affitto per i primi nove anni e un contributo di 120 mila euro (oggetto di ribasso) da parte di Area Blu

Foto di repertorio Isolapress

Dopo il naufragio del primo bando sullo scoglio della clausola di sbarramento nella valutazione dell’offerta, il Comune di Imola (tramite Area Blu) ha pubblicato il nuovo bando per l’ex bar Bacchilega e l’ex edicola di via Mazzini.
A tenere banco è la cifra richiesta per gestire lo storico locale del centro di Imola, parte del complesso del palazzo comunale e di proprietà del Comune. Oltre al canone annuo a base d’asta, è esplicitata nel bando la cifra per i lavori di ristrutturazione del locale: «Al fine di prevedere la completa ristrutturazione dell’immobile, sono previsti lavori, oggetto di rialzo, dell’importo complessivamente stimato in almeno 620 mila euro a carico dell’aggiudicatario» si legge nel bando.

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C’è però un’ulteriore clausola: il concessionario sarà esonerato, per il periodo dei primi nove anni di durata del contratto, rinnovabile per altri nove, dal pagamento del canone di locazione, fissato in 24 mila euro annui (per un totale di 216mila euro), stabilendo poi il cannone in 31.200 euro a base d’asta a partire dal decimo anno.
Inoltre, altro aspetto che inciderà sulla valutazione dell’offerta economica, è la cifra di 120 mila euro riconosciuti come contributo a fondo perduto da parte di Area Blu per i lavori di ristrutturazione (cifra che però può essere oggetto di ribasso).

In poche parole, l’aspetto economico della gara si basa su tre pilastri: la cifra che l’aggiudicatario intende investire per la ristrutturazione (al rialzo rispetto alla base di 620 mila euro), il canone di affitto dal decimo anno in poi (base al rialzo a 31.200 euro) e di quanta parte del contributo di Area Blu si deciderà di sfruttare (al ribasso, base 120 mila euro).

«Prima dell’apertura dell’attività – si legge ancora nel bando -, dovranno essere stati fatti lavori di miglioria, adeguamento e ristrutturazione per un valore di almeno il 70% dell’importo totale». Rapportato alla base d’asta, la cifra corrisponde a 434 mila euro. Area Blu metterà a disposizione del nuovo gestore un progetto corredato di titolo edilizio (Scia) e relative autorizzazioni della Sovrintendenza.

Cifre non alla portata di tutti! Uno dei requisiti per essere ammessi è un fatturato globale pari o superiore a 2 milioni e 500 mila euro (Iva esclusa) nel biennio 2021-22, oltre allo svolgimento dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande per almeno tre anni continuativi negli ultimi 5 anni.
Le offerte dovranno essere presentate ad Area Blu entro le ore 10 del 29 aprile, data in cui avverrà l’apertura delle offerte e la loro valutazione di validità.
Si procederà quindi all’aggiudicazione, in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. 80 punti saranno assegnati all’offerta tecnica (anche in questo bando c’è una clausola di sbarramento fissata a 50 punti), 20 all’offerta economica.
Cifre che fanno pensare al mondo dell’impresa, più che a realtà medio-piccole: «Sulla base delle varie interlocuzioni avute con aziende non solo del nostro territorio, il nostro auspicio è che venga colto il valore del bando e sia di conseguenza partecipato» le parole del sindaco Panieri e dell’assessore Raffini a commento del bando.
Tutti i documenti relativi alla procedura sono pubblicati sul sito di Area Blu.


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