Conselice. Decine di lenzuoli fuori dalle case suonano l’allarme. Pula: «Timori comprensibili»

Dopo l'alluvione di maggio, molti abitanti ancora vivono in condizioni di forte disagio

Foto Massimo Fiorentini

Fa tanto rumore la frase comparsa in questi giorni, a Conselice, su decine di lenzuoli appesi fuori dalle case. Il grido è Presto che è tardi, abbiamo paura”. «Stiamo svolgendo le assemblee di quartiere – parla il sindaco Paola Pula -. Non so quanto i due eventi siano collegati, ma le scritte sono comparse in concomitanza». Richiesta d’aiuto o condanna? Verso chi? «L’utilizzo della stessa formula – aggiunge il primo cittadino – fa pensare a un movimento, un gruppo di persone che cercano di dare un segnale, con il desiderio di maggiore protezione per Conselice. Il timore che emerge è assolutamente comprensibile, è la paura di chi ha vissuto un dramma e percepisce una situazione di fragilità estrema, ma non interpreto queste azioni come avverse all’amministrazione (che già ha investito per lavori di somma urgenza 400mila euro, ndr). Piuttosto, verso chi mette mano al portafoglio (Roma, ndr)». Intanto, è stata indetta per sabato 14 ottobre, ore 10 al ponte sul Santerno di Passogatto, una manifestazione a opera del comitato Proteggiamo Conselice.

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