Il 4 ottobre si celebra San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. E non solo.
Data la sua storia e i suoi prodigi il poverello di Assisi è considerato il protettore degli animali, poiché la leggenda vuole che il santo potesse parlare agli animali, tanto che in numerosi dipinti è raffigurato in loro compagnia.
Per questo motivo, in concomitanza con il giorno a lui dedicato, è stata istituita su iniziativa di Heinrich Zimmermann, scrittore ed editore tedesco della rivista Mensch und Hund (L’uomo e il cane), la giornata mondiale degli animali celebrata per la prima volta nel 1925 al Palazzo dello Sport di Berlino.
Per suggellare il rapporto unico di amore e rispetto che deve sussistere tra uomo e animale, da circa 30 anni anche don Antonio Cavina, parroco della chiesa di Valverde in Imola, impartisce la benedizione agli animali. Quest’anno l’appuntamento sarà per la sera prima della giornata dedicata a San Francesco, quindi sabato 3 ottobre alle 18.40, subito dopo il termine della messa prefestiva delle 18 in piazza Savonarola, davanti alla chiesa.
«Riuniamo per la benedizione gli animali e i loro padroni e chiunque voglia assistere alla piccola cerimonia – commenta don Tonino, che a giugno ha compiuto 90 anni – . Raccomando la massima puntualità e, ovviamente, la mascherina. Gatti, cani, coniglietti, tartarughe e amici pennuti e tutti gli animali da compagnia saranno i benvenuti. San Francesco chiamava fratello e sorella non solo gli animali ma anche i nemici con un atteggiamento d’amore e di pace, occorre vedere negli animali e nella creazione un segno della tenerezza e della fedeltà di Dio. È una tradizione che affonda le radici nel mondo contadino e vogliamo perpetuarla».