«Rappresentare la propria nazione in un campionato del mondo è un onore, farlo “in casa” è da pelle d’oca». Si può riassumere così lo stato d’animo delle tre “punte di diamante” che rappresenteranno l’Italia al Mondiale di ciclismo di Imola.
Vincenzo Nibali, Filippo Ganna ed Elisa Longo Borghini saranno tra i sicuri protagonisti della rassegna iridata che andrà in scena tra autodromo, Imola, Riolo e comuni limitrofi dal 24 al 27 settembre.
A giorni è attesa anche l’ufficializzazione degli altri nomi che comporranno la squadra azzurra guidata da Davide Cassani ed Edoardo Salvoldi.

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Proprio lo “Squalo dello stretto” è atteso in mattinata a Imola per una ricognizione esplorativa sul tracciato mondiale. Un circuito (del resto siamo a Imola…) che parte e arriva in autodromo, anche se le percorre in senso opposto a quello a cui siamo abituati. In mezzo le salite di Mazzolano e Gallisterna per un percorso di 28,8 km da percorrere nove volte dagli uomini e cinque dalle donne.


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«La maglia azzurra è il sogno di ogni bambino italiano che inizia a praticare sport e anche dopo tanti anni di professionismo trasmette un brivido unico. Imola sarà un mondiale speciale per noi» racconta Nibali.


Isolapress

«Sono davvero felice che si sia riusciti a organizzare la rassegna iridata, a rischio dopo il forfait della Svizzera. Che si disputi in Italia è una motivazione extra e un piccolo vantaggio per chi come noi dovrà affrontare un viaggio breve» è invece il pensiero di Filippo Ganna, freccia azzurra per la cronometro che lo vedrà volare su Montanara e Codrignanese.

Dal Giro d’Italia femminile, arriva anche il commento della leader della squadra femminile Elisa Longo Borghini. «È un tracciato molto duro, se quello di Aigle-Martigny era adatto a corridori super leggeri, agli scalatori puri, questo può far sognare in grande anche chi è più portato per le classiche – spiega -. La corsa sarà lunga e di conseguenza aperta a più soluzioni. Mi sembra adatta alle mie caratteristiche, per quanto riguarda le ambizioni dovremo vedere come io e le mie avversarie usciremo dal Giro».

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