È fatta. Ora possiamo dirlo davvero. Come anticipato qualche settimana fa dal nostro settimanale (leggi l’articolo) Imola e l’Imolanuoto saranno centro tecnico federale del nuoto italiano. Un risultato «enorme, che attesta la grande stima che la Federazione italiana e il presidente Paolo Barelli nutrono nei confronti della nostra realtà e del lavoro che portiamo avanti da 30 anni».
Imola, quindi, «dal primo gennaio 2020 e fino al 2024 avrà l’appoggio incondizionato della Fin, che ci sosterrà come centro tecnico federale». Non sta nella pelle, e ne ha ben donde, Mirco Piancastelli, che si è speso tantissimo in questi anni – e con lui tutta l’Imolanuoto – per raggiungere quello che, solo pochi mesi fa, sembrava un sogno e che oggi, 19 settembre 2019 (segnatevela questa data perché passerà alla storia dello sport della nostra città) è realtà.
Cosa significa, in termini pratici? «Imola e Imolanuoto diventeranno uno dei fulcri portanti del nuoto azzurro, in particolare della rana. Dalla Federazione arriverà un sostanzioso contributo per le nostre attività in vasca, per l’organizzazione di eventi di scala nazionale (e non solo) e per ospitare collegiali degli azzurri e delle altre Nazionali che ne faranno richiesta».
Dulcis in fundo, «ma a condizione che Imolanuoto sia coinvolta in prima persona nella gestione della piscina per tutto il quadriennio», Barelli e la Fin si sono impegnati in prima persona «nel sostenere economicamente la copertura della vasca esterna da 50 metri». A buon intenditor…
