Il vangelo della misericordia e Caravaggio

Il vangelo della misericordia e Caravaggio: è questo il suggestivo titolo dell’incontro che coniuga arte e fede in programma venerdì 14 ottobre alle 20.45 a Imola, nella sala convegni del seminario diocesano di Montericco.
L’appuntamento si pone come occasione di riflessione all’interno del percorso proposto dalla Diocesi  per il Giubileo della misericordia.

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L’incontro sarà condotto da Matteo Suffritti (foto), gesuita di origine bolognese (classe 1981).
Matteo Suffritti cresce nella vita e nella fede accompagnato dalla sua famiglia e dalla grande famiglia scout. Nel suo cammino è sempre attirato dalle arti e dalla diversità delle culture (soprattutto del Vicino Oriente, la terra santa, il dialogo con i credenti dell’Islam).
Verso la fine dei suoi studi universitari (che lo hanno portato in Francia ed in Guatemala) incontra la spiritualità ignaziana. Nel 2007 entra nel noviziato della provincia d’Italia della Compagnia del Gesù a Genova. Dopo gli studi di filosofia a Padova (2009-2011) vive un tempo d’impegno pastorale in una parrocchia gesuita a Catania (2011-2013) e viene mandato a studiare teologia al Centre Sèvres di Parigi (2013-1016), dove viene ordinato diacono.
Sta proseguendo gli studi alla Pontificia Università Gregoriana a Roma (licenza in teologia fondamentale). Accompagna come assistente spirituale la comunità Pietre Vive Roma e collabora con il padre Jean Paul Hernandez nel coordinamento centrale di Pietre Vive.
Per presentare l’incontro del 14 ottobre Suffritti riporta due significative citazioni che sottolineano l’importanza dell’espressione artistica per i fedeli.
“Se un pagano viene e ti dice: ‘Mostrami la tua fede!’, tu portalo in chiesa e mostra a lui la decorazione di cui è ornata e spiegagli la serie dei sacri quadri” (Giovanni Damasceno, Difesa delle immagini sacre)
“La vera apologia della fede cristiana, la dimostrazione più convincente della sua verità, contro ogni negazione, sono da un lato i santi, dall’altro la bellezza che la fede ha generato. Affinché oggi la fede possa crescere dobbiamo condurre noi stessi e gli uomini in cui ci imbattiamo a incontrare i santi, a entrare in contatto con il bello” (Joseph Ratzinger, La Bellezza, la Chiesa, Roma 2005)

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