«Ciao Imola, cum stét?». Laura Pausini apre così la data zero in autodromo

Laura Pausini a Imola durante il concerto in autodromo nel 2016

«Ciao Imola, cum stét?». Si apre su queste parole la data zero del tour Simili di Laura Pausini, che ieri sera in autodromo ha regalato ai suoi fan due ore e mezza di concerto, tra canzoni storiche e recenti. «È bello iniziare da qui, dalla mia Romagna» ha continuato la cantante di Solarolo, che da un mese è in città con il suo staff di musicisti e ballerini per le prove del nuovo tour, che la vedrà nei prossimi mesi tra Milano, Roma, Bari, Madrid, Londra, ma anche in America. «Questa è una prova generale – spiega la cantante al pubblico – quindi, se in qualche canzone non dovessi sentirmi sicura, mi fermerò e ripartiremo da capo. Spero non vi dispiaccia». Ma l’intenzione, aggiunge la Pausini, è quella di andare dritti fino alla fine. Il concerto si apre con Simili, che dà il titolo al nuovo album e al tour. Accanto alla cantante si esibiscono ballerini e musicisti, e i maxi schermi alle loro spalle contribuiscono a dare vita a un vero e proprio spettacolo di coreografie, luci, colori, note musicali. Tra un brano e l’altro, la cantante romagnola parla con il pubblico, ringrazia i fan e racconta che non avrebbe mai pensato, agli inizi della sua carriera, di arrivare dov’è ora. Grazie ai molti medley, l’artista romagnola riesce a cantare molte canzoni: «Gli anni passano e iniziano a diventare tante. Ma ce ne sono troppe che non posso non cantare». Si susseguono quelle storiche, come Una storia che vale, Vivimi, Resta in ascolto, La solitudine, e quelle più recenti, da Innamorata a Lato destro del cuore. Non manca Celeste, il brano dedicato alla figlia Paola, che vede una Pausini commossa, mentre dietro di lei scorrono le immagini della bimba e si sente la sua voce. In scaletta anche un fuori programma: un’accennata Romagna mia, che il pubblico inizia a cantare a gran voce insieme a lei. Difficile quantificare esattamente i presenti nel paddock 2, che ospitava il palco, ma sicuramente superavano i 10mila. Tra il pubblico giovani e meno giovani, ma anche bambini, che sulle spalle di mamme e papà battevano le mani a tempo e canticchiavano alcuni brani.
Canzone dopo canzone, arriva il momento di salutarsi. La Pausini presenta al pubblico i suoi 18 musicisti e i 30 ballerini, e congeda i fan, che non smettono di applaudire: «Grazie, grazie mille! Buonanotte Imola».

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