«Ciao Imola, cum stét?». Si apre su queste parole la data zero del tour Simili di Laura Pausini, che ieri sera in autodromo ha regalato ai suoi fan due ore e mezza di concerto, tra canzoni storiche e recenti. «È bello iniziare da qui, dalla mia Romagna» ha continuato la cantante di Solarolo, che da un mese è in città con il suo staff di musicisti e ballerini per le prove del nuovo tour, che la vedrà nei prossimi mesi tra Milano, Roma, Bari, Madrid, Londra, ma anche in America. «Questa è una prova generale – spiega la cantante al pubblico – quindi, se in qualche canzone non dovessi sentirmi sicura, mi fermerò e ripartiremo da capo. Spero non vi dispiaccia». Ma l’intenzione, aggiunge la Pausini, è quella di andare dritti fino alla fine. Il concerto si apre con Simili, che dà il titolo al nuovo album e al tour. Accanto alla cantante si esibiscono ballerini e musicisti, e i maxi schermi alle loro spalle contribuiscono a dare vita a un vero e proprio spettacolo di coreografie, luci, colori, note musicali. Tra un brano e l’altro, la cantante romagnola parla con il pubblico, ringrazia i fan e racconta che non avrebbe mai pensato, agli inizi della sua carriera, di arrivare dov’è ora. Grazie ai molti medley, l’artista romagnola riesce a cantare molte canzoni: «Gli anni passano e iniziano a diventare tante. Ma ce ne sono troppe che non posso non cantare». Si susseguono quelle storiche, come Una storia che vale, Vivimi, Resta in ascolto, La solitudine, e quelle più recenti, da Innamorata a Lato destro del cuore. Non manca Celeste, il brano dedicato alla figlia Paola, che vede una Pausini commossa, mentre dietro di lei scorrono le immagini della bimba e si sente la sua voce. In scaletta anche un fuori programma: un’accennata Romagna mia, che il pubblico inizia a cantare a gran voce insieme a lei. Difficile quantificare esattamente i presenti nel paddock 2, che ospitava il palco, ma sicuramente superavano i 10mila. Tra il pubblico giovani e meno giovani, ma anche bambini, che sulle spalle di mamme e papà battevano le mani a tempo e canticchiavano alcuni brani.
Canzone dopo canzone, arriva il momento di salutarsi. La Pausini presenta al pubblico i suoi 18 musicisti e i 30 ballerini, e congeda i fan, che non smettono di applaudire: «Grazie, grazie mille! Buonanotte Imola».