Conselice, un anno dopo l’alluvione. «Il telefono della parrocchia era bombardato di telefonate» – Video

Diana Venturini ci apre le porte della sua casa. Gli oggetti che si sono salvati dall’acqua sono accatastati nelle camere al piano superiore. Sparsi su un letto, si vedono preventivi, bonifici, fatture

Conselice, un anno dopo. Via Lamone, una delle zone che dopo quel 17 maggio 2023 sono rimaste più gravemente danneggiate dalle acque del Sillaro. Diana Venturini ci apre le porte della sua casa. Gli oggetti che si sono salvati dall’acqua sono accatastati nelle camere al piano superiore. Sparsi su un letto, si vedono preventivi, bonifici, fatture. «A infastidirmi è l’incertezza. Non contesto il fatto che i contributi non arrivino subito. Quello che chiediamo è maggiore trasparenza, che ci venga detto chiaramente quando e quanti ne arriveranno».
«Il telefono della parrocchia era bombardato di telefonate che provenivano da tutta Italia – ricorda don Massimo Pelliconi, arciprete del paese -. Senza la grande solidarietà che ci è stata dimostrata non ce l’avremmo fatta».
Nel numero in edicola de Il Nuovo Diario Messaggero trovate uno speciale approfondimento dedicato all’alluvione. Storie, volti, racconti di quei giorni e di una ripartenza difficile
Lo trovate qui: https://www.ilnuovodiario.com/…/numeri-24-e-25…/

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