Due lavoratori in nero e «gravi violazioni in materia di sicurezza», maxisanzione per un’azienda agricola di Imola

I carabinieri del nucleo tutela del lavoro hanno elevato sanzioni per oltre 25 mila euro

Due lavoratori impiegati nell’azienda nonostante fossero irregolari sul territorio italiano, mancata formazione ed informazione dei lavoratori e persone al lavoro senza la visita medica obbligatoria di idoneità a svolgere la mansione di operaio agricolo.
Il titolare di un’azienda agricola situata nel comune di Imola (le forze dell’ordine non hanno reso noto nome o località, ndr) è stato deferito all’autorità giudiziaria e sanzionato per oltre 25 mila euro in seguito ai controlli dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Bologna.
Durante i controlli effettuati nel settore agricolo insieme ai carabinieri della Compagnia di Imola è stata ispezione un’azienda imolese, dove sarebbero emerse «violazioni in materia di impiego di lavoratori extracomunitari, di rapporti di lavoro e violazioni circa il mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute e igiene sui luoghi di lavoro» riferiscono dal nucleo tutela lavoro dell’Arma.
In particolare, sarebbero stati individuati dai militari sette lavoratori, tutti di nazionalità pakistana, «due dei quali sono risultati irregolari sul territorio nazionale, poiché privi di validi permessi di soggiorno per il lavoro ed adibiti dunque a lavoro “nero”, senza alcun contratto di lavoro, senza alcuna tutela previdenziale e senza alcuna tutela assicurativa». Una violazione che è costata al titolare dell’azienda agricola una maxisanzione per oltre 25 mila euro, anche «per le carenze e le omissioni riguardanti le disposizioni in materia prevenzionistica di cui al D.lgs 81/2008 ed in particolare, per la mancata formazione ed informazione dei lavoratori stranieri e la mancata effettuazione delle visite mediche obbligatorie di idoneità preventiva alla specifica mansione di operaio agricolo». Il titolare è stato deferito all’autorità giudiziaria.

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