Inaugurato il nuovo corso di laurea in meccatronica a Lugo, «nuova opportunità di formazione»

Il prorettore alla didattica Vecchi: «C’è un palese ritardo del sistema universitario italiano rispetto a contesti europei, soprattutto nella formazione tecnica. Questa è la nostra risposta»

Foto Massimo Fiorentini

L’inaugurazione del nuovo corso di laurea in meccatronica di Lugo, in data sabato 22 ottobre, è stata occasione per tracciare una linea, per fare il punto del sinergico lavoro operato dagli attori che ne hanno permesso la nascita. Memori delle difficoltà dei mesi passati, consapevoli che altre se ne presenteranno. «Svolgere bene il compito di amministratore pubblico, in un tempo così pieno di contraddizioni, significa anche questo: concedere nuove opportunità». Ha esordito così il sindaco Davide Ranalli, durante la conferenza svoltasi nella sede Unitec di Lugo. «È soltanto l’inizio – ha aggiunto Angelo Benedetti, presidente e AD di Unitec -. Aver ricevuto la fiducia dei 28 ragazzi che frequentano questo corso è per noi motivo di enorme responsabilità. Sarà importante come ci muoveremo a partire da oggi per migliorare la loro esperienza formativa». Parole facilmente interpretabili come mera formalità, che nascondono invece un contenuto reale e sentito, espresso a più riprese, in maniera più o meno esplicita, anche da tutti gli altri interventi. Una sottolineatura non dovuta ma meritevole di nota, da parte dei rappresentanti di un articolato sistema composto da imprese, amministrazione locale, istituzioni e università, che «è riuscito a smentire – afferma Andrea Corsini, assessore regionale a Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio – chi ritiene che la politica sia lontana dalle esigenze delle nuove generazioni e in particolare di chi intraprende un percorso scolastico». Si è parlato addirittura di un ‘caso Lugo’, che «aiuta l’università a capire meglio cosa siano le lauree a orientamento professionale – racconta il prorettore alla didattica Unibo prof. Roberto Vecchi -, insegna a lavorare e a dialogare insieme e dimostra che attraverso le debolezze si costruiscono le forze. C’è un palese ritardo del sistema universitario italiano rispetto agli altri contesti europei – conclude -, che è raddoppiato nell’ambito della formazione tecnica. La nostra risposta è qui. Ora il futuro visto da Lugo lascia tutti noi un po’ più ottimisti». In mattinata sono inoltre intervenuti il prof. Lorenzo Marconi (presidente della fondazione Super), Roberto Bozzi (presidente di Confindustria Romagna) e Paolo Pasini (addetto alle relazioni istituzionali di Unitec).

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