È «sfida» la parola del giorno. La ripetono, a più riprese, il sindaco Marco Panieri, il presidente di Con.Ami, Fabio Bacchilega, e il direttore generale del Consorzio, Giacomo Capuzzimati. Nei loro volti la soddisfazione di aver raggiunto un (primo) importante traguardo: l’apertura «simbolica» dei cantieri del complesso dell’Osservanza. Simbolica perché i lavori di restauro e riqualificazione ai padiglioni 1 (destinato ad ospitare la sede dell’Accademia pianistica), 10-12 (Circondario), ex Artieri (polo dell’innovazione e della sostenibilità) ed ex cabina elettrica (infopoint e laboratorio cicloturistico) sono partiti tutti alcune settimane fa.
Ma la vera «sfida» – ecco la parola del giorno che ritorna – sarà rispettare i tempi «stringenti» imposti dal Pnrr. Ovvero: trenta per cento dei lavori completati entro il 30 settembre 2024, conclusione del cantiere entro e non oltre il 30 giugno 2026. Eppure «siamo convinti di terminare tutto prima» ha ribadito Bacchilega.
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Il Parco dell’innovazione
Il complesso dell’Osservanza si estende su un’area di 9,5 ettari e comprende 32 edifici (i padiglioni storici, l’auditorium, il teatro, l’ex Altro Caffè e il chiosco/bar). Nel 2004 il ministero dei beni culturali ne ha decretato il valore monumentale, ponendo sotto tutela parco e fabbricati dell’ex manicomio. A cavallo tra 2021 e 2022, la Città metropolitana di Bologna si è vista assegnare 157 milioni di euro dal Pnrr per l’attuazione dei Piani urbani integrati. Il progetto presentato dal Comune di Imola per la creazione di un Parco dell’innovazione all’Osservanza è stato selezionato ottenendo per la riqualificazione del complesso arriveranno 16,9 milioni di euro dal Pnrr che, sommati agli 1,1 milioni del Fondo opere indifferibili 2023 e ai 4,1 dal Con.Ami, portano il finanziamento totale per gli interventi a 22,2 milioni di euro. Fondi che, per il presidente Fabio Bacchilega, «ci danno l’occasione, l’opportunità e l’orgoglio di dare nuova vita a uno dei luoghi simbolo della città».
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