Orologi, braccialetti, anelli, medagliette. Decine e decine. Un assortimento degno di una gioielleria è stato scoperto dagli agenti del commissariato di Imola in un appartamento della prima periferia della città. Tutti oggetti di dubbia provenienza, probabilmente oggetto di furto, che hanno portato a due denunce per ricettazione in concorso per due cittadini albanesi di 42 e 21 anni.
La scoperta è stata effettuata ieri, venerdì 1 dicembre dagli agenti del commissariato di polizia di via Mazzini. Tutto è iniziato con un controllo stradale indirizzato alla prevenzione dei furti in appartamento, fenomeno in forte aumento in questo periodo dell’anno. I due soggetti sono stati fermati a bordo di un’auto sospetta, già nota agli equipaggi delle volanti, all’uscita dell’autostrada. Quando i due cittadini albanesi (il più giovane è residente a Imola) sono stati identificati, i poliziotti hanno scoperto la loro lista di precedenti per denunce relative allo spaccio e ai furti in abitazione.
Al momento della perquisizione la presenza in auto di guanti e di un lungo cacciavite ha ulteriormente insospettito gli agenti che sono passati alla perquisizione nell’appartamento condiviso dai due con altri due connazionali (poi risultati estranei ai fatti).
È qui che, all’interno di una camera, sono stati trovati decine di braccialetti, orologi (Rolex, Patek Philippe, Longines alcune marche), confezioni di gioielli, anelli, medagliette, cucchiai d’argento, borse e portafogli, profumi di marca e molto altro, tra cui un calice per la celebrazione della messa. Erano nascosti un po’ ovunque: sotto il materasso, dentro la federa di un cuscino, dietro il letto.
Tutto il materiale è stato sequestrato in attesa che sia quantificato il controvalore. Oltre ai preziosi gli agenti hanno trovato diverse scarpe sporche di fango, cacciaviti, una mazzetta da muratore, guanti e mascherine. Tutti oggetti per cui i due non hanno saputo fornire giustificazioni.
I due, oltre alla denuncia per ricettazione, sono finiti nei guai anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (in camera avevano alcuni grammi di marijuana e un bilancino) e per possesso di oggetti atti a offendere senza giustificato motivo.
Il materiale è ora in fase di catalogazione da parte del personale del commissariato per cercare di risalire alla sua reale provenienza e per scoprire se qualcuno ne ha denunciato il furto.
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