Al ct Mancini il premio che tiene vivo il ricordo di Domenico Dadina

Il mister della nazionale di calcio: «Grato per questo premio dedicato a una persona molto importante per Imola e per lo sport»

Mancini riceve il premio da Narducci. Foto Isolapress

Il ricordo di Domenico Dadina, a otto anni dalla scomparsa, è più vivo che mai. Basta vedere l’emozione sul volto dei molti amici presenti in serata sul campo del Koméro Padel Generation di via Punta durante la cerimonia di consegna del premio dedicato alla memoria di Dado, storico responsabile dell’Ufficio sport del Comune, al ct della nazionale italiana di calcio Roberto Mancini.
«Mi fa molto piacere ricevere questo premio dedicato a una persona molto importante per Imola e per lo sport – le parole del commissario tecnico degli Azzurri nel ricevere il riconoscimento -. Lo sport è anche salute. Credo sia una cosa che avvicina davvero i popoli di tutto il mondo. Vi ringrazio di questo premio». Mancini poi ha ricordato insieme all’amico ed ex compagno di squadra Moreno Mannini gli anni d’oro della Sampdoria, culminati con la storica vittoria dello scudetto 90/91. «Una stagione irripetibile, una storia incredibile».
Il ricordo di Dado Dadina rivive anche nelle parole del sindaco Marco Panieri che ha consegnato a Mancini una targa ricordo. «A Imola vivono 70mila persone di cui 48mila praticano sport a diversi livelli – le parole del primo cittadino -. Lo sport è vita e qui mi ricollego alla figura di Domenico Dadina, una persona molto amata e che a tutti ha regalato un sorriso. Grazie a lui a giugno celebriamo ogni anno una giornata dedicata allo sport, dove ognuno scende in campo, vive lo sport in tutte le sue discipline e permette ai giovani e ai giovanissimi di avvicinarsi al mondo dello sport».
A spiegare le motivazioni di questa scelta è Massimiliano Narducci, direttore del centro sportivo del quartiere Pedagna: «Roberto Mancini è uno sportivo dalla carriera straordinaria, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Ma anche una persona di grande umanità. La nostra volontà era quella di tenere vivo il ricordo di ‘Dado’. Anzi, renderlo ancora più forte dopo tutto quello che abbiamo passato in questi ultimi anni». Il nome di Roberto Mancini si aggiunge, quindi, a quelli già scritti in un ricchissimo albo d’oro che registra i campionissimi Raffaella Reggi, Alberto Tomba, Nicola Pietrangeli e Francesco Moser.

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