La vittoria serve come il pane a un’Andrea Costa reduce da cinque sconfitte consecutive che guarda al derby di domenica come la madre di tutte le partite. E lo sa bene Luca Fazzi, il capitano dei biancorossi chiamati a superare il momento più negativo di questa stagione e ritrovare il guizzo vincente.
«Queste sconfitte ci hanno un po’ abbattuto ma questo non significa che ci presenteremo al derby con il morale basso. Si tratta sempre di un derby per il quale ci stiamo allenando tanto, consci che non si tratta di una partita come le altre».
L’ultima sconfitta è stata segnata anche dalla contestazione della tifoseria. Si attende comunque un bel supporto nel derby?
Giustamente la tifoseria vuole delle vittorie come le vogliamo noi, e l’arrabbiatura dei tifosi è la stessa che abbiamo noi quando non vinciamo. In ogni caso l’Andrea Costa è più grande di tutto e mi aspetto dai nostri tifosi un bell’ambiente per questa partita.
Che cosa è successo in queste ultime sconfitte?
Ne abbiamo parlato anche in spogliatoio e sappiamo di dover migliorare la gestione degli ultimi possessi. Dobbiamo limitare il ripetersi di episodi negativi e cercare di vincere di squadra anche in quei momenti lì.
Più un problema mentale, quindi?
Sì. È più un problema mentale, perché fisicamente stiamo bene, ci alleniamo tutti i giorni e si vede per come stiamo in campo.
Arrivando ai finali punto a punto non dobbiamo pensare agli errori fatti in passato o alle partite che abbiamo perso nella stessa maniera, ma pensare solo a vincere quella partita lì.
Guardando alla classifica, è un derby che conterà più per l’Andrea Costa che per la Virtus?
Intanto è una partita importante perché è il derby. Per noi poi è ancora più importante perché abbiamo bisogno di questi due punti. Bisogna entrare subito bene in campo, non ripetere gli errori commessi contro Monferrato, a maggior ragione in una partita che dobbiamo considerare come una finale.
Quali difficoltà può darvi la Virtus?
Hanno giocatori di esperienza come Masciarelli e Valentini che è tornato da poco, oltre a giovani che vogliono emergere. Non dobbiamo prenderli sottogamba perché se li lasci giocare poi diventa difficile.
All’andata il suo contributo fu limitato dal fresco rientro in campo. Domenica si aspetta di lasciare il segno?
Allora stavo rientrando e dovevo fare piccole cose mentre ora sono pronto a tutti gli effetti. Personalmente cercherò di dare il cento per cento, ma dobbiamo vincere di squadra.
Guardando alla stagione trascorsa finora, forse se la immaginava un po’ più semplice la sua prima da capitano…
Certamente a inizio stagione speravo che le cose andassero più lisce. Ma anche le difficoltà sono episodi che ti aiutano a crescere e i momenti negativi ti formano. Cerco di prendere il positivo anche nelle situazioni negative.
L’Andrea Costa riuscirà a evitare i playout?
È il nostro obiettivo e ce lo ripetiamo sempre. Dobbiamo pensare a salvarci e dobbiamo farlo in queste sei gare che dovremo giocare come se fossero tutte la nostra gara più importante, la nostra finale playoff.
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