Mauro Lelli segue «con interesse e curiosità» le vicende dell’Imolese.
Lui che, per tanti anni, è stato al timone della società rossoblù. Il passaggio di consegne (ufficiale da ieri), tra la famiglia Spagnoli-Poggi e l’imprenditore campano Antonio De Sarlo, lo ha lasciato a dir poco «stupito».
Perché stupito?
È successo tutto troppo in fretta. Meno di un mese fa Spagnoli e Poggi dichiaravano urbi et orbi che sarebbero rimasti a Imola. Poi, tutto a un tratto, succede questa cosa. O si sono veramente stancati della città e dell’Imolese, che ci può stare (magari la misura era colma), o l’offerta di De Sarlo è davvero irrinunciabile. È un peccato, però. Uno come Spagnoli, al di là di tutto, bisognava tenerselo stretto. Ha gestito bene questi anni, in una piazza difficile. A Imola non è facile fare professionismo…
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L’intervista completa all’ex patron rossoblù Lelli è solo sul numero de Il Nuovo Diario Messaggero del 15 luglio!
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