16, Luglio, 2025

Giacomo Bassi brilla a Piazza di Siena, il talento imolese tra le stelle del salto ostacoli

Al 92° Csio di Roma, il cavaliere condivide il trionfo nelle Sei Barriere e racconta emozioni, responsabilità e obiettivi futuri

Il 92° Csio di Roma – Piazza di Siena 2025 ha visto l’imolese Giacomo Bassi distinguersi tra i protagonisti italiani, confermando il suo talento nel salto ostacoli internazionale. Uno dei momenti salienti è stato il successo condiviso nella spettacolare prova delle Sei Barriere Loro Piana, dove Bassi ha diviso il primo posto con lo svizzero Bryan Balsiger e l’irlandese Seamus Hughes-Kennedy. I tre cavalieri hanno superato con successo tutte le altezze, chiudendo la gara senza errori e condividendo il gradino più alto del podio.

«Ovviamente Piazza di Siena è il concorso più importante per noi italiani perché sei davanti al nostro pubblico e a tutto il mondo equestre e non solo – racconta il cavaliere imolese -. Il pubblico si ferma per venire a vedere questo concorso e quindi è importante per noi cavalieri selezionati cercare di fare il meglio che possiamo, specialmente per me che l’ho sempre vissuto come il ragazzino che si fa portare dai genitori a Roma e quindi avere la chance di essere lì ed essere adesso un atleta che i ragazzini vengono a vedere, con cui si fanno le foto, la vivo come una bellissima e grande responsabilità. Ero molto carico e motivato per fare bene e sicuramente questo ha avuto una gran parte nei risultati che abbiamo ottenuto con i miei cavalli. Sono stato molto fortunato perché il mio gruppo di cavalli che ho portato giù sono molto competitivi su quelle altezze e al massimo livello di difficoltà (il Csio cinque stelle). Hanno tutti saltato alla grande collaborando, rimanendo concentrati e combattendo gara dopo gara».

Tra gioie e (pochi) rimpianti
«Devo anche ringraziare Bruno Chimirri con cui mi sono preparato per questo concorso, che mi ha dato veramente una gran mano e un’opinione importantissima per me sui miei cavalli. È una persona che ammiro molto, è un cavaliere eccezionale con cui rapportarsi. Il concorso è andato tutto come io e Bruno avevamo pianificato. Siamo riusciti a ottenere la qualifica con Cash du Pratel il primo giorno. Abbiamo montato il mio cavallo Cape Cod invece nell’altra gara di 1,55 metri il secondo giorno, piazzandoci quarti. Abbiamo poi deciso di risparmiarlo dal piccolo Gran Premio e di puntare tutto sul Gran Premio con Cash, che era il cavallo montato nella prima giornata. Purtroppo ho fatto un errore io, non ho utilizzato un’opzione che avrei dovuto utilizzare. Purtroppo abbiamo fatto un errore, ma il cavallo c’ha dato come un fenomeno. Fondamentalmente era il mio secondo Gran Premio 5 stelle e credo che al prossimo sarò sicuramente più lucido e più performante. Se devo avere un rammarico è stato un errore mio. Da un lato è buono perché ci vuole poco a correggerlo, dall’altro avrei preferito non farlo. Perché fare zero in un Gran Premio importante come il Gran Premio Roma davanti al pubblico italiano per me sarebbe stato un sogno. Comunque è un sogno che io rimando, ma non tanto in là. Secondo me eravamo molto vicini. Voglio ringraziare i miei proprietari, Rossella che è proprietaria di Cash, la mia famiglia che sono proprietari di Cape Cod, me stesso che sono proprietario del terzo cavallo che ho montato giù, e ovviamente la famiglia Magli che sono proprietari di altri cavalli giovani che sto crescendo e che sicuramente parteciperanno alle prossime edizioni di Piazza di Siena».

La forza del team e gli obiettivi futuri
«È fondamentale avere persone che credono in te, come queste, in questo sport, perché è uno sport che si fa con un team e un team come in MotoGP e Formula 1 non è fatto solo dal pilota, non è fatto solo dai meccanici che sono veterinari e maniscalchi, ma è fatto anche da chi investe e quindi io sono molto fortunato perché ho tutte queste persone che credono in me. I prossimi appuntamenti, ora calerò un po’ il livello delle gare, farò un paio di gare un po’ più piccole, non con i Cavalli di Roma, ma per portare avanti appunto quest’altro gruppo di cavalli che purtroppo nella prima parte di stagione, visto l’altissimo livello internazionale, è rimasto un po’ indietro per poi tornare più forti di prima da settembre».

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