Un gesto simbolico e concreto per legare lo sport alla sostenibilità ambientale. In occasione del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, all’utodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola sono stati piantati 20 alberi, uno per ciascun pilota protagonista del Mondiale di Formula 1.
L’iniziativa, intitolata Ogni pilota un albero, è promossa dall’Automobile Club d’Italia in collaborazione con il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri. A prendere parte alla cerimonia sono stati alcuni volti di spicco del motorsport e delle istituzioni: Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato di Formula 1, Tullio Del Sette, commissario straordinario dell’Aci, Giancarlo Minardi, presidente di Formula Imola, il sindaco di Imola Marco Panieri e il generale di brigata Raffaele Pio Manicone.
Gli alberi – Orniello, Acero campestre e Olmo siberiano – sono stati forniti dai Centri Nazionali per la Biodiversità dei Carabinieri e messi a dimora nel “bosco dell’Autodromo”, in via Graziadei. Una piccola foresta, destinata a crescere, che unisce simbolicamente la passione per la velocità alla tutela dell’ambiente.
Ma non è tutto. In un gesto dal forte valore storico e spirituale, sono stati piantati anche i primi germogli di un clone del leggendario “Cipresso di San Francesco”, l’albero che – secondo la tradizione – nacque nel XIII secolo dal bastone piantato a terra dal Santo di Assisi durante un pellegrinaggio nel riminese. Il clone, allevato nei laboratori del Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità di Pieve Santo Stefano, è stato messo a dimora personalmente da Domenicali e Del Sette per celebrare i 120 anni dell’Aci e gli 800 anni dalla morte di San Francesco.