8, Luglio, 2025

La Clai punta in alto con coach Bendandi: «Vogliamo crescere»

Un passato nello staff della Nazionale e allenatore in A1. Il tecnico ravennate pronto a guidare le imolesi: «Lavoriamo per migliorare, ma bisogna agire con coscienza»

Che la società biancoblù fosse alla ricerca di un allenatore di ottimo livello lo aveva annunciato il presidente Stefano Mongardi già nel corso della festa salvezza. Dalle parole si è passati ai fatti, la Clai Imola riparte da una certezza per costruire il futuro della sua squadra: sarà Simone Bendandi a guidare la formazione nella prossima stagione sportiva. L’annuncio segna l’inizio di un nuovo ciclo tecnico, affidato a una figura di grande esperienza e prestigio nel panorama della pallavolo italiana.
Classe ed esperienza sono le parole chiave che descrivono il percorso di Bendandi. Ex palleggiatore in Serie A2 e A1, ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 2017 a Scandicci, in Serie A1, come assistente. Da lì, una crescita costante che lo ha portato a Ravenna, sua città natale, dove per tre stagioni ha ricoperto il ruolo di primo allenatore in A2, ottenendo risultati rilevanti.
Successivamente, ha fatto parte dello staff tecnico di una delle realtà più importanti del volley femminile italiano: il Vero Volley Milano, dove ha lavorato al fianco di atlete del calibro di Alessia Orro, Myriam Sylla e, nel secondo anno, anche Paola Egonu.
Dal 2018 al 2022 Bendandi ha fatto parte anche dello staff della Nazionale maggiore femminile, come assistente del commissario tecnico Davide Mazzanti.
Un’esperienza di altissimo livello che lo ha visto protagonista nella conquista dell’argento ai Mondiali 2018, del bronzo all’Europeo 2019, dell’oro all’Europeo 2021 e nella partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo.
Reduce da un’esperienza come capo allenatore al Bisonte Firenze in Serie A1, conclusasi lo scorso gennaio, ora Bendandi è pronto per una nuova sfida a Imola.

I motivi della scelta
«La scelta su Imola è stata dettata soprattutto dalle tempistiche. Le tempistiche sono molto importanti per il segnale che ti dà la società. Tra me e la Clai c’era stato un contatto anche a stagione in corso, quando c’è stato il cambio dell’allenatore, però in quel momento avevo declinato l’invito. Sono stato richiamato dalla dirigenza subito dopo la conquista sul campo di un nuovo anno in Serie A2. Tutto ciò devo ammettere che mi ha fatto molto piacere. Un altro aspetto fondamentale è il rispetto che ho per la società e per quello che si è guadagnata lavorando sicuramente su solide basi. Non è un caso, infatti, se dopo tanti campionati di Serie B sono riusciti a guadagnarsi sul campo la Serie A2, confermandosi anche in questa stagione. Questo è sintomo di potenzialità e soprattutto di una solida struttura».

Gli obiettivi futuri
«Tutti quelli elencati in precedenza sono i motivi che mi hanno spinto ad accettare la proposta della Clai Imola, oltre anche alla coscienza di non voler fare il passo più lungo della gamba. La volontà è quella di migliorare anno dopo anno senza fare chissà quali proclami. È importante avere la capacità di riconoscere che certe cose si devono costruire con coscienza. I miei obiettivi personali sono quelli di aggiungere una nuova e stimolante esperienza a quella che è la mia storia da allenatore. Voglio migliorarmi in campo, in palestra e voglio utilizzare tutta quella che è la mia esperienza per far qualcosa di positivo e capire anche dove posso migliorare».

La voglia di crescere sempre
«Lavorare per migliorarsi anno dopo anno penso che sia l’obiettivo fondamentale per qualsiasi figura e sono convinto che questo sia un pensiero reciproco. Per fare ciò avrò bisogno del sostegno e dell’aiuto della società, ma la loro disponibilità è stata fin da subito ottima. Sono convinto che la mia esperienza possa dare una mano a questo club. In poche parole si tratta di uno scambio nel bene della squadra, nel bene della società e nel bene mio».

Una squadra da costruire
«L’obiettivo è quello di mantenere la categoria in modo più tranquillo rispetto a quest’anno. Questo, a tal proposito, è proprio per non fare il passo più lungo della gamba. Sul roster abbiamo sicuramente delle idee, ci stiamo lavorando, non mi sbilancio, però sicuramente l’intenzione è quella di andare a prendere giocatrici che hanno già conosciuto la categoria, affiancandole a giovani che invece si troveranno a vivere il campo da titolari o comunque a vivere il campo con maggior continuità rispetto magari a quello che hanno fatto nella passata stagione o negli anni passati.
Il campionato di A2 è un campionato difficile e lungo, bisognerà avere molta pazienza, credere nelle proprie idee. Idee che sono quelle della società, quelle mie e del mio staff. Negli ultimi mesi ho seguito le partite della Clai, ma non ho seguito moltissimo la Serie A2 perché sono stato per più di metà anno impegnato con il Bisonte quindi il tempo era dedicato a tutto quello che succedeva in Serie A1».

Speek sarà ancora il vice
Per un nuovo allenatore che sbarca a Imola, c’è un viceallenatore che viene confermato e rimarrà anche il prossimo anno nella società biancoblù.
Dominico Speek, infatti, continuerà a portare la sua esperienza e competenza in palestra.
Dopo un finale di stagione al cardiopalma e aver centrato una desideratissima salvezza, avrà nuovamente il compito di gestire la formazione imolese insieme a coach Bendandi, con il quale ha collaborato in passato e coltiva un rapporto di amicizia.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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