Finisce il campionato e, come nei più classici dei déjà-vu, si ricomincia a parlare del futuro dell’Andrea Costa. Con un comunicato stampa divulgato nel pomeriggio di oggi (lunedì 28 aprile), il club biancorosso ha annunciato di aver conferito allo Studio Chiarioni di Bologna il mandato per avviare la ristrutturazione del debito. «I soci dell’Andrea Costa Imola 2022 (Alessandro Domenicali e Andrea Ramenghi, ndr) comunicano che, a partire dalla giornata di oggi – si legge nella nota – è stata messa in vendita la società. Questo processo sarà elaborato in modo dettagliato, con l’intento di garantire al sodalizio una continuità aziendale all’insegna della stabilità e della solidità economica e finanziaria, da chi detiene la proprietà del club. Un ringraziamento speciale va a tutti i giocatori, allo staff tecnico e ai dirigenti per aver concluso la stagione con grande professionalità». Per l’Andrea Costa si apre ora la partita più importante, quella che da alcuni anni a questa parte tiene tutti i tifosi biancorossi con il fiato sospeso nei mesi estivi. Nella passata stagione, il prezioso lavoro di mediazione svolto dal direttore generale Sofia Conti ha permesso al club imolese di potersi iscrivere al campionato di Serie B Nazionale con l’ingresso all’interno dello staff societario, seppur con un ruolo mai ben definito, di Christian Pavani. Proprio lo stesso Pavani pare non voglia fare più parte del progetto biancorosso tanto da essere sempre più lontano da Imola.
E ora?
La scorsa estate, l’Andrea Costa sembrava dovesse finire nelle mani di Cristian Manuel Perez, Ceo della Cmp Global Medical Division, ma la trattiva, dopo vari incontri, si concluse con un nulla di fatto. Ad oggi, l’opzione più probabile, è quella di una cordata composta da imprenditori imolesi disposta a rilevare le quote della società. Una società che, tuttavia, deve fare i conti con quei debiti che pesano come un macigno sul futuro dei biancorossi. Le difficoltà economiche si sono viste anche nel corso della stagione appena conclusa come spiegato anche dal play Giacomo Sanguinetti nell’intervista rilasciata al nostro settimanale alcuni giorni fa.
