Non si ferma l’impressionante serie positiva, nella spada femminile a squadre, della Società Schermistica Lughese, che ai campionati nazionali dello scorso venerdì 28 marzo ha conquistato l’ennesima promozione: questa volta dalla Serie B1 alla Serie A2.
Un percorso, quello della formazione di Lugo, iniziato nel 2018, quando ha ottenuto la promozione dalla C2 alla C1, successo replicato l’anno successivo con il passaggio in B2. Trascorsi i due anni della pandemia, in cui il campionato non è stato assegnato, ecco arrivare un’altra promozione nel 2022 con la conquista della B1. E al terzo anno in cui disputa questa serie, la Schermistica Lughese è riuscita a compiere un ulteriore salto di categoria raggiungendo la Serie A2.
Quella compiuta sulle pedane del quartiere fieristico di Piacenza, è stata una vera e propria impresa che porta i nomi delle atlete Ilaria Battazza, Sofia Billi, Bianca Margotti e Isabella Signani, accompagnate dal maestro Guido Marzari. Un’impresa costruita a partire dai gironi eliminatori, in cui hanno ottenuto due vittorie su tre incontri disputati, battendo le squadre del Club Scherma Firenze e del Club Scherma Koala di Reggio Emilia, unica sconfitta quella contro il Club Scherma Roma.
Passate agli ottavi di finale, le spadiste di Lugo hanno avuto ragione delle avversarie piemontesi del Circolo Scherma Giuseppe Delfino di Ivrea. Ai successivi quarti di finale hanno invece superato le toscane della società Malaspina di Massa. Ottenuto così l’accesso alle semifinali, la squadra lughese si è purtroppo dovuta arrendere alla Ginnastica Victoria di Torino, poi risultata vincitrice del torneo.
Per Lugo la gara si è comunque conclusa con una vittoria: quella nella finale per il terzo posto, in cui le atlete del maestro Marzari hanno sconfitto le casertane del Club Scherma San Nicola. Quest’ultima vittoria ha quindi consentito alle lughesi di salire sul podio, oltre che di ottenere la meritata promozione.
Il racconto di Isabella Signani
«Siamo andate alla gara consapevoli che quello che avremmo potuto fare era lottare per rimanere in Serie B1. Delle quattro partecipanti, Ilaria Battazza sta facendo un erasmus a Palma di Maiorca, io lavoro tutto il giorno in una comunità penale minorile, Sofia Billi si è laureata due giorni fa per cui ha dedicato questo periodo allo studio e Bianca Margotti, che era la riserva della squadra, è stata inserita nel gruppo per l’impegno che ha sempre mostrato negli allenamenti, ma non l’abbiamo fatta tirare perché il livello della gara non ci permetteva di poter mettere in pedana una matricola. Nonostante questi elementi a nostro svantaggio, abbiamo sentito affiatamento come in ogni competizione che giochiamo a squadre e siamo riuscite a tirare fuori il sentimento di gruppo che fa la differenza in uno sport tendenzialmente individualistico. Un sentimento che ci ha permesso di fare una gara strepitosa nel momento decisivo per la qualificazione in Serie A2. La premessa era cercare di salvarsi, ma quando abbiamo visto che eravamo in lotta per la promozione abbiamo tirato fuori il massimo da ognuna di noi. In semifinale abbiamo perso contro una squadra oggettivamente più forte e non potevamo fare meglio di così. L’assalto valido per il terzo/quarto posto ce lo siamo giocate a denti stretti e nonostante fossero sette ore che eravamo sulla pedana siamo riuscite a strappare con la forza questa medaglia di bronzo. Siamo estremamente soddisfatte. Un successo che da a noi e alla società stessa la carica per andare avanti».