Ieri, nella chiesa di Nostra Signora di Fatima, la Diocesi di Imola ha celebrato il Lettorato di Stefano Bucchi, 33enne lughese in cammino per diventare sacerdote.
Nel corso della liturgia, il vescovo Mosciatti gli ha consegnato il Vangelo per «proclamare la Parola di Dio nell’assemblea liturgica e portare l’annunzio missionario di salvezza agli uomini».
L’ufficio liturgico del lettore è la proclamazione delle letture nell’assemblea liturgica. Di conseguenza il lettore deve curare la preparazione dei fedeli alla comprensione della parola di Dio ed educare nella fede i più piccoli e gli adulti. Ministero perciò di annunciatore, di catechista, di educatore alla vita sacramentale, di evangelizzatore a chi non conosce o misconosce il Vangelo. Suo impegno, perché al ministero corrisponda un’effettiva idoneità e consapevolezza, deve essere quello di accogliere, conoscere, meditare, testimoniare la parola di Dio che egli deve trasmettere.
Bucchi, 33enne nato e cresciuto a Lugo frequentando la Collegiata, dopo un anno di propedeutica a Faenza ha trascorso un periodo in servizio con i sacerdoti dell’unità pastorale di Croce Coperta, Nostra Signora di Fatima e San Francesco, seguendo gli scout dell’Imola4 e insegnando religione allo Scarabelli. Nel maggio scorso, in cattedrale, aveva presentato al vescovo Mosciatti e a tutta la comunità diocesana la sua candidatura al diaconato e al presbiterato.
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