Sublime mezzosoprano, celebre in tutto il mondo, per certi versi irraggiungibile e inavvicinabile. Questo sul palco.
Ma, una volta chiuso il sipario, Ebe Stignani – nata a Napoli nel 1903 da genitori bagnacavallesi e morta a Imola nel 1974 – era una donna semplice e riservata (e persino una cuoca provetta).
Un legame profondo con Imola, dove cantò più volte (così come a Lugo). Una curiosità: in più occasioni, anche nel secondo dopoguerra, offrì la sua mirabile voce per solennizzare matrimoni celebrati nel santuario del Piratello, alla cui sacra immagine Ebe Stignani era molto devota.
A 50 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 6 ottobre 1974, il nostro settimanale le dedica uno speciale in cui si ripercorre la carriera del mezzosoprano, il suo legame con Imola e Lugo, il suo essere star internazionale e allo stesso tempo madre (e nonna) dietro le quinte, con l’intervista al figlio Dino Sciti, alla nuora Maria Flaminia Codronchi Torelli e all’amata nipote Diletta.
Trovate lo speciale dedicato a Ebe Stignani nel numero del nostro settimanale di giovedì 21 novembre, disponibile in edicola e in edizione digitale arricchita!
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