12, Luglio, 2025

Ferrovia, per RFI affiancamento e tunnel ipotesi «non percorribili». Enti locali: «Tracciato resta troppo impattante»

Con un documento integrativo sul sito del dibattito pubblico, Rfi traccia una nuova ipotesi: affiancamento alla linea esistente fino a San Lazzaro, poi sviluppo a nord dell'autostrada tra Castel San Pietro e Solarolo

Per il progetto di quadruplicamento della linea ferroviaria serve «un ulteriore lavoro per garantire che l’opera non solo riduca il suo impatto, ma diventi realmente utile per lo sviluppo del territorio, obiettivo che, allo stato attuale, sembra lontano dall’essere raggiunto». Firmato Città Metropolitana di Bologna, Provincia di Ravenna e Comuni coinvolti dal progetto (tra cui, nel nostro territorio, Imola, Castel San Pietro Terme, Dozza, Castel Bolognese e Solarolo).
La vicenda del progetto che porterà un ampliamento della linea tra Bologna e Castel Bolognese è al centro di una nota stampa congiunta delle amministrazioni locali alla luce del nuovo documento presentato da Rfi sul sito del dibattito pubblico.

Nel documento (consultabile a questo link), Ferrovie ritiene «non percorribili» le ipotesi in totale affiancamento alla linea esistente o in tunnel sotterraneo, aggiungendo una ulteriore ipotesi: «Il corridoio del quadruplicamento ritenuto percorribile allo stato attuale è quello che per i Comuni di Bologna e San Lazzaro di Savena si sviluppa in affiancamento alla linea esistente, in alcuni tratti sul lato Sud e in altri sul lato Nord, fino al Torrente Idice; nei comuni di San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia e Castel San Pietro Terme, nel tratto compreso fra il Torrente Idice e l’attraversamento dell’autostrada A14 Bologna-Taranto, sono considerati come egualmente funzionali tre possibili varianti (detti “sfiocchi”); infine, nei Comuni di Dozza, Imola e Solarolo si sviluppa a Nord dell’autostrada A14 e a Nord del centro industriale di Imola».
Per connettere questa variante con la linea esistente dovrebbero essere realizzate due bretelle distinte (una dal binario pari e l’alta dal binario dispari) insistenti nel territorio del Comune di Solarolo per la connessione alla linea per Ravenna. L’altro collegamento dovrebbe essere realizzato, per la linea Bologna-Rimini, tramite una linea a doppio binario nel territorio compreso fra i Comuni di Solarolo, Castel Bolognese
e Faenza. Una soluzione che prevede quindi il passaggio nelle campagne di Imola, a nord dell’A14 (in parte su viadotto).

Tunnel e affiancamento «non percorribili»
L’ipotesi in totale affiancamento alla ferrovia già esistente, si legge nel “Documento integrativo Ottobre 2024”, viene considerata «alternativa progettuale non percorribile» per aspetti idraulici, acustici e criticità realizzative. Così come l’ipotesi di un tunnel sotterraneo, caldeggiata dal Comitato No viadotto di Imola: «Non è percorribile una soluzione che preveda nel territorio in esame un interramento della linea» conclude Rfi adducendo motivazioni legate agli aspetti idraulici in caso di alluvione e alle criticità realizzative.

Gli enti locali: «Ulteriori tracciati posizione unilaterale di Rfi»
«Si apprende che, sul sito del Dibattito Pubblico sono stati pubblicati ulteriori tracciati sviluppati da parte di RFI, che sono stati presentati agli Enti locali, i quali però non li hanno condivisi, e che dunque rappresentano ancora una posizione unilaterale da parte di RFI – scrivono congiuntamente le amministrazioni di Comuni, Città Metro e Provincia di Ravenna in relazione a questo nuovo tracciato -. […] Un tracciato che rimane ancora troppo impattante per i territori e che non è sufficientemente integrato con le infrastrutture esistenti, gli strumenti pianificatori e con le necessità materiali delle comunità locali».
In particolare, secondo gli enti locali, non sarebbero ancora arrivate risposte soddisfacenti su quesiti quali come affrontare i due nodi ferroviari di Bologna e Imola, le ragioni effettive di un tracciato sviluppato tutto in elevazione, quali valutazioni di impatto acustico e paesaggistico e quale progetto di trasporto merci e passeggeri si intende soddisfare.
Nelle scorse settimane Rfi ha prorogato al 4 novembre i termini per la raccolta delle osservazioni. In questo senso «le amministrazioni, in maniera congiunta e concertata, sono già al lavoro per produrre un documento articolato di osservazioni puntuali su quanto pubblicato, che nei prossimi giorni sarà inviato a RFI».


© Riproduzione riservata

Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionaleSviluppo Siti Web e loghi

Ti potrebbe interessare

Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionaleRealizzazione siti internet
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img

LASCIA UN COMMENTO

Leggi la prima pagina

IMOLA

LUGO