Una passione nata da papà Renato e che negli anni è riemersa tra le mura di casa grazie al primogenito Matteo, imitato «e non poteva essere altrimenti» puntualizza, dai gemelli Lorenzo e Giulia. Ma attenzione. Su un aspetto tutta la famiglia è pienamente d’accordo: «La più grande appassionata, col tempo, è diventata mamma Tina».
«Teo ha cominciato a giocare trascinato dagli amici nei campetti di quartiere – racconta Renato ricordando come è iniziato tutto -. A ruota lo hanno seguito Lollo e Giulia. A quel punto dovendo accompagnare tutti e tre ai vari allenamenti e partite, mi sono ritrovato coinvolto, riscoprendo la passione che ho sempre conservato per la pallacanestro».
Per tutta la famiglia il basket è un tassello fondamentale della loro vita. «Rappresenta tanto – racconta Lorenzo -. Anche in futuro non riesco a vedermi senza pallacanestro, dal punto di vista sportivo e umano». Per Giulia « Il basket è tutto. È la valvola di sfogo che riesce a darmi emozioni fortissime da allenatrice. Ha fatto parte della mia vita da sempre e lo farà per sempre. Il tatuaggio della palla a spicchi sulla mia pelle è solo una piccola prova.
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