13, Luglio, 2025

Delirio giallonero al Ruggi, la Virtus si salva al supplementare. Che vittoria con Ancona

Un match che è un autentico spot per il basket, davanti a un PalaRuggi infuocato. E sorridono anche i cugini dell'Andrea Costa...

Tripudio giallonero. La Virtus si aggiudica l’ultimo atto dello spareggio per restare in B battendo Ancona in casa. Gara-5 è senza alcun dubbio la partita più bella dell’anno disputata al PalaRuggi. Uno spot per il basket. Merito delle due squadre in campo, del finale vietato ai cuori deboli e del pubblico che ha regalato un’atmosfera da brividi. Ancora una volta Galassi è mvp: 31 punti messi a referto, da aggiungere al miracolo fatto in gara-4.

La partita
Gli addetti ai lavori gialloneri avevano chiesto “un palazzetto ai limiti della follia”. E i tifosi hanno risposto come meglio non si poteva: l’atmosfera al PalaRuggi è rovente.
La partenza del match non è da meno: nelle prime azioni, subito sei canestri, tre per parte e si va subito sul 7-6 Virtus.
Dopo uno sprazzo di gara con molta confusione, e pochi cesti, è ancora la squadra di casa ad avere la meglio: 4 punti in contropiede con schiacciata di Mladenov per far esplodere il Ruggi (11-6). Ma Ancona c’è e risponde velocemente: prima pareggiando in un amen, e poi andando sul +5. Timeout obbligato per Regazzi. Vantaggio ospite che dura poco: tre bombe (due Morara e una Galassi) riportano avanti la Virtus (20-16). I padroni di casa restano avanti fino alla sirena di primo quarto 25-19.
L’inizio del secondo periodo si apre senza tanto da raccontare sul campo, ma purtroppo molto sugli spalti… Dopo un fallo subito da Dalpozzo, entrambe le panchine si scaldono e ricevono un tecnico. Proprio sopra le panchine due tifosi (uno giallonero e uno anconetano) vengono a contatto. Deve intervenire la Polizia per calmare gli animi. Quando finalmente si torna a giocare, è ancora la Virtus a comandare sul parquet: 30-23 a 7′ dall’intervallo.
Ancona fatica a recuperare, perdendo molti palloni in fase d’attacco. Dall’altra parte, però, gli uomini di Regazzi non allungano (36-29 a 3 minuti dal rientro agli spogliatoi). E così gli ospiti, dopo tanti tentativi, si rifanno sotto sul 40-36. Il secondo quarto si chiude con 4 punti per parte (44-40) e l’equilibrio che torna padrone della sfida.
Nella ripresa la Virtus parte molle e Ancona ne approfitta: 5 punti in un due minuti e sorpasso. Come in gara-4, inizia a dominare l’equilibrio e le squadre viaggiano sempre punto a punto fino al termine del quarto, che va in archivio sul 60-59 per i virtussini. Sarà un ultimo periodo al cardiopalma.
A cominciare meglio sono gli anconetani: tre punti che pemettono di tornare avanti. Aglio, però, non è d’accordo: tripla e Virtus +1 (63-62). Fase concitata del match: ogni pallone inizia a pesare e i cestisti sentono la pressione, difatti gli errori aumentano e i dettagli iniziano a fare la differenza. Il Ruggi si infuoca quando Galassi subisce un fallo antisportivo da Bedin (a 4’17” dal gong). Nemmeno il tempo di sedersi al proprio posto, che i tifosi di casa devono riessplodere per il coast-to-coast che porta Mladenov alla schiacciata (69-66). Ancona non molla mai e torna ancora avanti, prima che Magagnoli spari due bombe da fuoriclasse. 75-70 a trentacinque secondi dal termine. Il PalaRuggi è un inferno.
Quello che succede da qui in avanti non si può spiegare a parole…
La festa sugli spalti è gia partita, i giocatori in campo esultano e si rilassano. Ma Ancona è lì. Un possesso per volta ricuce lo svantaggio, arrivando a -3 quando il cronometro segna due secondi. Palla alla Virtus che clamorosamente perde il possesso e regala la rimessa agli avversari. Come se fosse una sceneggiatura thriller, Ancona segna sulla sirena (vendicandosi del tiro di Galassi in gara-4) e fissa il punteggio sul 79-79. Questa volta, al Ruggi, cala un silenzio assordante. È overtime.
Una tripla dei padroni di casa mette il supplementare sui binari giusti. E quella di Galassi a 1’20 dal termine fa volare i gialloneri sul +5 (85-80). Stessa identica situazione del quarto quarto. Questa volta però il solco da scavare per Ancona è insormontabile, anche se il match resta aperto fino all’ultimo decimo di secondo grazie ai marchigiani mai arrendevoli. Dopo uno spavento vietato ai cuori deboli, finalmente può davvero scattare la festa del popolo virtussino. La Virtus Imola, anche il prossimo anno, giocherà in serie B. Servendo allo stesso tempo un assist fondamentale ai cugini dell’Andrea Costa (che prendono il posto dei gialloneri nella graduatoria dei ripescaggi). A questo c’è tempo per pensarci, per adesso è solo festa in casa giallonera. Grande festa per una grande Virtus, che chiude come meglio non poteva una stagione che resterà nella storia del club giallonero.

VIRTUS IMOLA – ANCONA 94-89 (d. 1t.s.)
Parziali: 25-19; 44-40; 60-59; 79-79

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