Il ritorno in campo dopo il lungo periodo di stop porta in dote una brutta sconfitta per la Virtus Imola, che cade al PalaRuggi per 70-85 contro Ancona che si è dimostrata più forte e più cinica nei momenti decisivi. I virtussini quindi arrivano al derby di domenica 2 aprile non proprio col morale giusto, ma magari questo ko può stimolare il senso di orgoglio degli uomini di Regazzi.
Il match inizia nel segno delle triple, con Ancona davvero ispirata da oltre l’arco. La Virtus è brava a rispondere colpo su colpo, anche se a metà della prima frazione gli ospiti tengono il vantaggio sul 13-17. Vantaggio che raggiunge addirittura il +11 quando mancano 2′ alla prima serena, grazie a Carnovali, ex Andrea Costa. Il canestro di Aglio allo scadere accorcia le distanze (21-29).
È sempre il capitano dei gialloneri a dare la scossa ai suoi e con il suo canestro in runner, a cui si aggiunge il bersaglio di Morara, la Virtus raggiunge il -6 (25-31). In questa seconda frazione entrambe le squadre sono un po’ sterili in attacco, con molti errori di troppo sotto canestro. Gli ultimi tre minuti, però, si scatena il fattore PalaRuggi: dopo diverse scelte arbitrali contestate, i tifosi di casa si infuocano e spingono i gialloneri fino al -4. Ancona, però, è cinica quando serve e rimette nove lunghezze tra le due formazioni. Il libero di Vigori manda i team negli spogliatoi sul 31-39.
La ripresa comincia a ritmi molto elevati, coi virtussini che nonostante buone trame di gioco (peccato per un po’ di sfortuna in diversi tentativi a canestro) restano comunque sotto di 10 punti a 4′ dal termine del quarto (39-49). Qui però i virtussini si riaccendono in entrambe le metà campo, riuscendo ad arrivare al 46-51, ma un incredibile fischio arbitrale (antisportivo a Mladenov su una palla recuperata in maniera per nulla fallosa) fa innervosire tutto il palazzo e la squadra di Regazzi. Ancona ne approfitta e allunga sul 48-58, punteggio con cui le squadre inizieranno l’ultimo quarto.
Come successo a Mladenov, gli arbitri pareggiano i conti dei falli antisportivi e Magagnoli prima accorcia dalla lunetta (52-58) ma nel possesso successivo Tomassini spreca da tre. Un po’ alla volta la Virtus molla la presa sulla gara e Ancona dilaga: quando mancano 5′ alla fine gli ospiti si portano addirittura sul +15, grazie a diverse triple. Il match scivola verso la fine senza troppe emozioni e quindi Ancona sbanca il Ruggi col punteggio di 70-85.
Virtus Imola – Luciana Mosconi Ancona 70-85
Parziali: 21-29, 10-10, 17-19, 22-27
Virtus Imola: Francesco Magagnoli 14 (1/2, 3/5), Borislav georgiev Mladenov 13 (3/6, 2/7), Alessandro Vigori 13 (6/11, 0/2), Jacopo Aglio 10 (2/4, 2/3), Luca Galassi 5 (1/4, 1/5), Claudio Tommasini 5 (1/3, 1/2), Marco Morara 5 (1/1, 1/3), Jacopo Soliani 3 (0/1, 1/3), Riccardo Carta 2 (1/3, 0/3), Luca Arcangeli 0 (0/0, 0/0), Alessandro Alberti 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 5 / 9 – Rimbalzi: 48 15 + 33 (Riccardo Carta 10) – Assist: 23 (Luca Galassi 7)
Luciana Mosconi Ancona: Tommaso Carnovali 19 (1/2, 5/15), Matteo Ambrosin 18 (3/4, 4/6), Leonardo Ciribeni 13 (2/6, 2/4), Alberto Bedin 12 (3/4, 0/1), Niccolò Piccionne 8 (1/1, 2/2), Lorenzo Panzini 6 (0/2, 2/4), Filippo Guerra 5 (1/3, 1/2), Yannick Giombini 4 (2/2, 0/1), Francesco Reggiani 0 (0/2, 0/2), Davide Petrilli 0 (0/0, 0/0), Nikodem Czoska 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 11 / 18 – Rimbalzi: 36 7 + 29 (Tommaso Carnovali 10) – Assist: 11 (Leonardo Ciribeni 4)