Ziguinchor si trova nel sud del Senegal, a 130 km da dove il fiume Casamance si getta nell’oceano. È il centro abitato più grande che si incontra lungo il corso d’acqua, capoluogo della regione che dal fiume prende il nome.
È tra i campetti che spuntano come funghi tra le case, nei cortili delle chiese e delle scuole, che gioca una squadra con la maglia rossoblù e un grifone sullo stemma: la maglia dell’Imolese.
Tutto è iniziato dall’idea di Karamba Mane, nato a Ziguinchor e da anni residente a San Lazzaro. Salif e Ismael, i figli di Karamba, giocano nelle giovanili dell’Imolese Calcio. E proprio dai magazzini del Bacchilega sono partiti gli scatoloni contenenti alcune maglie delle stagioni passate, una donazione per la prima squadra e per i ragazzi della scuola calcio della squadra senegalese. «Qui riuscire ad avere le magliette per giocare è un problema – spiega Karamba, circondato dai giocatori vestiti di rossoblù -. È stato un grande regalo per i ragazzi, sono tutti molto felici. Ringraziamo la società e i dipendenti dell’Imolese per questo dono».
Karamba ha da poco consegnato le maglie ai ragazzi della piccola squadra di Ziguinchor: «Giocano sotto il sole, con un gran caldo ma si divertono, sono felici e anche molto forti».
A qualche decina di chilometri da lì, risalendo il corso del Casamance, si incontra il villaggio di Banbali, dove è nato Sadio Mané, calciatore ora in forza al Bayern Monaco. E proprio questo è il punto di riferimento che Karamba usa per spiegarci dov’è la città di Ziguinchor. Per capire quanto lì il calcio sia sentito. Per capire quanto questo dono, che può sembrare da poco, abbia reso felici i ragazzi.
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