Che la festa abbia inizio. Dopo l’ultimo suono della sirena di fine gara, il parquet del PalaRuggi è stato invaso dai tifosi e soprattutto dalla gioia. Una gioia attesa per tanto tempo, troppo. Diciassette anni per l’esattezza. Ma ora è tempo solo dei festeggiamenti e non potevano mancare le dichiarazioni del numero uno della Virtus Imola, il presidente Stefano Loreti: «Finalmente abbiamo raggiunto l’obiettivo per cui abbiamo lavorato da anni. Il merito va a tutti, dalla società ai giocatori, passando per questo pubblico straordinario. Vedere il PalaRuggi coi colori gialloneri colmo e festante è un’emozione indescrivibile. Dopo la sconfitta a Ferrara eravamo molto arrabbiati, è stata una serata storta». Il presidente ha le idee abbastanza chiare anche per il futuro: «Ci penseremo da domani, abbiamo tutte le intenzioni di fare il meglio possibile. Negli ultimi anni, anche nel settore giovanili, siamo cresciuti tanto. Non potremo ripartire coi giocatori stranieri, per regolamento, e poi dovremo fare una valutazione sulla maggior parte del gruppo che ci regalato la promozione. Vogliamo riconfermare anche coach Regazzi, deve essere lui a volerlo. Io ero presente all’ultimo derby con l’Andrea Costa nella stagione 1986/87 e sarò presente anche a quello della prossima stagione. Non vedo l’ora, sarà sicuramente una gran festa per Imola».
Loreti cita il coach Marco Regazzi, che ai nostri microfoni non si sbilancia sulla prossima stagione, ma si concentra solo sui festeggiamenti: «Questa promozione ce la siamo meritata. È dal primo settembre che lavoriamo duro e siamo stati bravi a trovare subito la strada giusta da percorrere. Dopo gara 2 abbiamo rivisto qualche fantasma e anche all’inizio di questa gara 3, eravamo molto impauriti e ansiosi. Un po’ alla volta siamo tornati sui nostri binari, ma ammetto che Ferrara ci ha davvero messo in difficoltà. Però non potevamo fallire oggi, in questo palazzetto a davanti a questo pubblico meraviglioso. Il derby in serie B con l’Andrea Costa e il mio proseguimento coi gialloneri? Ci penseremo più avanti, ora ci godiamo il momento».
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