Il 10 dicembre è il giorno in cui la Chiesa ricorda la Beata Vergine di Loreto, il cui culto è molto sentito nella Diocesi di Imola. Basti pensare che da più di un secolo (dal 1842) si tiene ogni anno il tradizionale pellegrinaggio alla Santa Casa di Loreto, che solo una volta nel corso della storia non è stato possibile portare a termine: era il 1944 e i pellegrini furono fermati sulla Linea Gotica e costretti a tornare indietro.
Nell’anno in cui la Diocesi festeggia il Giubileo della cattedrale, proprio la basilica imolese ospiterà domani, 11 dicembre, la santa messa celebrata alle 10 dal vescovo mons. Giovanni Mosciatti per gli iscritti vivi e defunti della Pia Unione della Beata Vergine di Loreto. La funzione sarà preceduta alle 9.30 dall’accoglienza dell’immagine della Madonna e la recita del rosario. La celebrazione si terrà nel rispetto delle norme di prevenzione anti-Covid.
La Madonna di Loreto e la Santa Casa
Il Santuario di Loreto è sorto nel luogo in cui, secondo la leggenda, la dimora della Madonna sarebbe stata trasportata prodigiosamente dagli angeli. Questo santuario che risale al IV secolo, ovvero uno dei più antichi, anche oggi è meta di continui pellegrinaggi.
Recentemente è stata dimostrata la falsità storica del documento che, secondo alcuni, proverebbe il trasporto umano delle pietre per mezzo della famiglia Angeli o De Angelis.
In Diocesi di Imola è anche presente un santuario dedicato alla Beata Vergine di Loreto: quello di Passogatto (parrocchia di Giovecca), un autentico gioiello nelle campagne lughesi.
Ne facciamo memoria con l’immagine del dipinto che la raffigura (Ambito bolognese sec. XVII), venerato nella Chiesa del Pio Suffragio di Imola.