Proprio nel giorno del passaggio del Giro d’Italia nella sua Imola (ieri, 12 maggio), si è spento all’età di 87 anni Giovan Battista Zini, pilastro del ciclismo in città e maestro di sport (e di vita) per centinaia di ragazzi.
Nato nel 1933 e da sempre appassionato di ciclismo, Zini ha conseguito la licenza da direttore sportivo di terzo livello ai corsi della Federciclismo collaborando all’organizzazione di gare ed eventi quali la Coppa Placci, il Giro dell’Emilia o il Giro delle Pesche Nettarine.
Da direttore sportivo ha allenato i ragazzi delle categorie esordienti, allievi e juniores dell’U.s. Imolese dal 1972 fino al 1989, per poi trascorre 9 anni alla Placci Bubano. Nel 1999 il passaggio alla Ciclistica Santerno Fabbi Imola.
Proprio quest’ultima società l’ha voluto ricordare con un bel messaggio: «Con il suo costante impegno, Zini è stato un maestro di ciclismo e di soprattutto di vita per centinaia di ragazzi, alcuni dei quali hanno raggiunto anche il traguardo del passaggio al professionismo. Tra questi Roberto Pelliconi, Fabrizio Settembrini, Davide Dall’Olio, Marco Vergnani, Fabrizio Amerighi, per citarne alcuni».
Per il suo contributo allo sport, Zini ha ricevuto alcuni prestigiosi riconoscimenti: nel 1982 dal Comune di Imola, per aver dato lustro alla città e impulso allo sport, nel 2000 dall’Associazione Veterani dello Sport e nel 2004 dal Coni, che gli ha assegnato il premio benemerenza “Una vita per lo sport”.
I funerali di Giovan Battista Zini avranno luogo venerdì 14 maggio alle ore 9 partendo dalla camera mortuaria di Imola. Si proseguirà quindi per l’area crematoria di Faenza.
Anche il gruppo consigliare Imola Corre ha voluto esprimere la propria vicinanza alla famiglia, agli amici e a quanti «grazie a lui, si sono avvicinati a questo meraviglioso sport e che, grazie al suo impegno, continueranno a praticarlo».