È fatta. Imola sarà la sede dei campionati del mondo di ciclismo dal 24 al 27 settembre. Cinquantadue anni dopo l’impresa di Vittorio Adorni, l’autodromo e il circuito dei Tre Monti ospiteranno nuovamente una rassegna iridata. L’ufficialità è arrivata nella tarda mattina di oggi, mercoledì 2 settembre, direttamente dall’Unione Ciclistica Internazionale.
Battuta, quindi, la concorrenza interna dell’Abruzzo, con Alba Adriatica, e della Toscana, con Pontedera-Peccioli (Varese, invece, già nella giornata di lunedì 31 agosto, aveva ritirato la candidatura). E, soprattutto, quella francese di Planche des Belles Filles, nonostante il percorso transalpino fosse più simile, come difficoltà, a quello di Aigle (Svizzera), la sede inizialmente prevista per i Mondiali.
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L’Uci ha deciso che, per la rassegna iridata di Imola, non si disputeranno le prove riservate alle categorie giovanili. Per questo, la kermesse è stata ridotta da sette a quattro giorni. Spazio, quindi, alle cronometro e alle prove in linea maschili e femminili.
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Non è la prima volta che il grande ciclismo sbarca ad Imola. Oltre al Mondiale del 1968, infatti, la città sul Santerno ha ospitato per quattro volte il Giro d’Italia. La prima, guarda caso, proprio nel 1968 (tappa a Marino Basso, Giro ad Eddie Merckx con Adorni secondo). La seconda, nel 1992, con successo sotto la pioggia di Roberto Pagnin e Miguel Indurain in trionfo a Milano. La terza, nel 2015, con vittoria in solitaria di Ilnur Zakarin (maglia rosa finale ad Alberto Contador). L’ultima, due anni fa, con la volata vincente di Sam Bennet (e Chris Froome a braccia alzate sul traguardo di Roma).

Nel 2009, invece, Imola è stata scelta come sede della Settimana Tricolore di ciclismo. In quell’occasione fu Filippo Pozzato a conquistare il titolo italiano, davanti al “principe” Damiano Cunego e a Luca Paolini.
