C’è molta Romagna nella 43esima edizione del Giro d’Italia under 23, presentato nella mattinata di martedì 21 gennaio a Milano.
La prestigiosa corsa ciclistica internazionale, rilanciata nel 2017 dal ct della nazionale italiana Davide Cassani e dal vulcanico Marco Selleri, già organizzatore del Giro delle pesche nettarine, farà scalo a Mordano il 6 giugno e sarà sede di arrivo della terza tappa, con partenza da Riccione e traguardo proprio nel Comune in cui è nata la Nuova Ciclistica Placci 2013 che, da tre anni ormai, si occupa della realizzazione della corsa rosa.
Lì dove Indurain andò in crisi…
Una frazione impegnativa, con un finale tortuoso, non per forza adatta ai velocisti. I corridori arriveranno da Riolo Terme, dove imboccheranno la provinciale Mazzolano e si immetteranno sulla parte finale del mitico circuito dei Tre Monti dallo strappo della Lola. Uno strappo breve, poco più di 200 metri che però, per le sue pendenze (18%), nel lontano 1993, nella tappa vinta da Roberto Pagnin, mise in crisi anche Miguel Indurain, poi vincitore di quel Giro. Superata la Lola e affrontata la discesa di via Bergullo, il gruppo attraverserà Zello e si immetterà in via Borello per raggiungere Bagnara. Di lì, svolta a sinistra e lunga volata fino a Mordano. Toccherà ad uno sprinter o ad un fuggitivo di giornata?
Un Giro d’Italia under 23 equilibrato, difficile, entusiasmante.
Chi vorrà arrivare all’Aprica in maglia rosa, il 14 giugno, dovrà dimostrarsi un corridore completo. Bravo a restare in gruppo (e ad evitare rischi) nelle tappe in pianura, solido a cronometro, scattante e resistente in salita. Si parte il 4 giugno da Urbino, con partenza e arrivo nella città di Raffaello Sanzio, un omaggio ad uno dei più grandi artisti del Rinascimento nel 500esimo anniversario della morte.
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