Si sono presentati. Nella serata di ieri, martedì 20 agosto, nella cornice dell’Elio’s Cafè, è stata ufficialmente presentata la rosa dell’Imolese 2019/2020, con tutti i giocatori chiamati a turno a sfilare sul palco. Nell’occasione è stata anche svelata la terza maglia, che sarà di un innovativo color rosa, in onore del settore femminile del grifone, sezione che sembra stare molto a cuore alla dirigenza.
Nel corso dell’atteso appuntamento rossoblù è intervenuto, tra gli altri, il DS Filippo Ghinassi: «A livello sostanziale la squadra è al completo – spiega l’uomo mercato romagnolo, – tuttavia numericamente siamo un po’ corti quindi, se ci sarà modo, potremmo fare ancora due o tre inserimenti, con un occhio particolare alla difesa. Affronteremo un girone di livello davvero importante, ma indipendentemente da questo l’Imolese ha una sua natura e il nostro primo obiettivo deve essere il mantenimento della categoria: questa è la nostra dimensione e solo una volta raggiunta la quota salvezza potremo eventualmente alzare l’asticella». Il gruppo si presenta molto giovane ma di sicuro valore: «Abbiamo dei ragazzi bravi, con grandi potenzialità, ma come tutti i giovani hanno i loro pro ed i loro contro. Noi dovremo essere bravi a valorizzarne le qualità attraverso il lavoro ed i nostri princìpi; abbiamo ottime strutture ed una grande cultura del lavoro oltre ad uno staff tecnico di primissimo livello. Ora sta ai ragazzi crescere individualmente e diventare una squadra che possa regalare soddisfazioni e divertire».

Così invece il presidente Lorenzo Spagnoli: «Si percepisce grande entusiasmo, le partite di Coppa Italia hanno dato grande consapevolezza e fiducia ai ragazzi, allo staff, alla società e penso anche ai tifosi, che dall’anno scorso sento sempre più vicini, come dimostrano i numeri relativi agli abbonamenti. Avverto più amore, partecipazione e passione attorno alla squadra e ciò mi riempie di orgoglio; sogno uno stadio sempre pieno, i ragazzi se lo meritano ma soprattutto se lo meritano i tifosi stessi. Imola non è inferiore a nessuno neanche allo stadio: chiedo di stare vicini a tutti noi, in primis ai ragazzi, che sono venuti a Imola con la voglia di spaccare. L’amore dei tifosi arriva anche in campo, ed è lì che può fare la differenza. Vi aspetto al Galli».