Era il segreto di Pulcinella, d’accordo, ma una vera e propria ufficialità non c’era. E’ arrivata stamattina, direttamente dalla voce del sindaco di Imola, Daniele Manca che, intervenuto al premio Cultura e Sport, annualmente organizzato dai Veterani imolesi, ha dichiarato, testuali parole: «Il ciclismo fa parte integrante della nostra storia. Per questo, nel 2018 ospiteremo di nuovo un arrivo di tappa del Giro d’Italia».
Ecco servita, su un piatto d’argento, l’ufficialità che tutti attendevano. E non è finita qui. «Quel giorno, il 17 maggio, consegneremo al grande Vittorio Adorni la cittadinanza onoraria della città di Imola». Un Adorni che, ospite d’onore della giornata dei Veterani, ha legato il suo ricordo sportivo più bello e importante proprio alla nostra città. Proprio a Imola, infatti, 49 anni fa – saranno 50 nel 2018 – conquistò, da outsider, il titolo iridato nell’indimenticabile Mondiale sul circuito dei Tre monti. «Se chiudo gli occhi, rivivo ancora le emozioni di quella incredibile giornata – le parole del campione parmense -. E pensare che non doveva essere la mia gara. I favoriti erano altri: era un Mondiale costruito su misura per Merckx e Gimondi. Ma io li ho fregati. Ricordo ancora lo sguardo stupito, con gli occhi fuori dalle orbite, di mia moglie Vitaliana quando tentai la fuga. Secondo me, neppure lei se lo aspettava. Ai giovani di oggi dico: anche a 80 anni si possono avere dei sogni. Se non li avessi, non sarei qui. Fate sport, perché vi servirà sempre, soprattutto nella vita».

Ma la giornata Cultura e sport ha vissuto anche altri momenti forti. Primo fra tutti la premiazione di Fabio Scozzoli come atleta dell’anno. Il campione romagnolo, tornato grande dopo alcune stagioni difficili, si sta preparando al prossimo impegno internazionale, i campionati europei di Copenaghen in vasca corta. Ma a 29 anni, cosa lo spinge ancora a tuffarsi in acqua tutti i giorni? «La passione. Non mi vedo senza nuoto. E’ la mia vita, il mio lavoro. E pensare che da piccolo avevo una paura matta dell’acqua».
Intenso, e carico di amarcord, il riconoscimento ad Iriano Campagnoli come Pioniere dello sport, con tanto di siparietto con Vittorio Adorni, che tante volte è passato sotto le mani forti e preparate del massaggiatore dei campioni. Chiusura, con il premio ad Alessia Patuelli e ad Alessandro Liberatore come promesse del futuro e, ovviamente, ai 138 ragazzi che, nell’ultimo anno scolastico, si sono distinti per i risultati sportivi e scolastici.