Una notizia nell’aria già da qualche settimana e che oggi, giovedì 8 settembre 2016, ha avuto la sua ufficialità: nel 2017 (ri)nascerà il Giro d’Italia dilettanti. La corsa che, per tanti anni, è stata la rampa di lancio di grandi campioni di questo sport – non ultimi Gilberto Simoni e l’indimenticato Marco Pantani – si affaccia di nuovo sulla scena del ciclismo mondiale under 23. Il tutto grazie al grande lavoro del ct della nazionale Davide Cassani e di Marco Selleri che, con la Nuova Ciclistica Placci 2013, è stato incaricato dalla Federazione ciclistica italiana di organizzare la corsa.
Il Giro Baby si svolgerà su sette tappe (quattro in meno rispetto all’ultima edizione del 2012, vinta da Dombrowsky davanti a Fabio Aru), ma la notizia che ci interessa di più è che la grande partenza sarà a Imola. La data? «Quasi certamente il 9 giugno in occasione di Imola in musica – spiega Selleri -. Al massimo potrebbe esserci uno slittamento di due, tre giorni. Ma già dalle giornate immediatamente precedenti al via, ci saranno tutta una serie di iniziative per lanciare al meglio questa importante manifestazione. Penso, ad esempio, alla cerimonia di presentazione delle squadre e alla punzonatura, che sarà di sera, in piazza, con un ricco spettacolo di contorno».
Sette tappe, quindi, la prima con partenza e arrivo a Imola, poi altre due in Emilia Romagna, due nelle Marche e il gran finale in Abruzzo. Il Giro ospiterà i migliori corridori under 23 in circolazione. Saranno 10, almeno, le nazioni rappresentate tra Europa e resto del mondo. 26 le squadre, composte da 6 corridori ciascuno, cinque dei quali obbligatoriamente under 23 e con il sesto «che non dovrà ancora aver compiuto il 25esimo anno d’eta – prosegue Selleri -. Questo perché un atleta di 23, 24 anni può ancora avere la possibilità di emergere e trovare un team professionista. E non è da escludere che team del World Tour (come Bmc e Etixx Quick Step), che hanno la formazione giovanile, decidano di partecipare».
Insomma, si preannuncia già un Giro carico di stelle di domani. Un po’ com’è stato per anni per il Nettarine, che ha lanciato campioni come Ivan Basso, Salvatore Commesso, Davide Formolo e che quest’anno ha chiuso definitivamente i battenti per dare spazio al progetto più grande e più ampio del Giro d’Italia baby.
A proposito di Giro d’Italia. In attesa della presentazione ufficiale della corsa rosa numero 100 (prevista per inizio ottobre), pare già certo che, così come nel 2016, Imola non sarà sede di arrivo o di partenza di tappa. Tifosi e appassionati però potranno consolarsi con il (probabile) passaggio della carovana rosa in città nella frazione del Tricolore tra Forlì e Reggio Emilia e aspettare con ansia il 2018 quando potrebbe (condizionale d’obbligo) esserci una grande tappa sul circuito dei Tre monti per celebrare i 50 anni dalla grande impresa di Vittorio Adorni che, il primo settembre 1968, conquistò, con una straordinaria cavalcata solitaria, il titolo di campione del mondo. Stay tuned.