13, Luglio, 2025

Strade bianche, il ritorno degli eroi

Siamo al 1940. Al suo primo Giro d’Italia, un giovanissimo Fausto Coppi sfrutta una caduta del suo capitano, Gino Bartali, per scrivere una pagina unica di storia. Nella Firenze-Modena, tra lo stupore generale, il Campionissimo attacca sull’Abetone, sotto il diluvio, e prosegue trionfalmente fino al traguardo. In quell’indimenticabile 29 maggio comincia l’epopea dell’”uomo solo al comando”. Sono gli anni d’oro del ciclismo, anni in cui Coppi e Bartali si dividono il tifo di milioni di italiani quasi come il Grande Torino di Mazzola e Rigamonti e la Juventus di Boniperti e Sivori.

A proposito di ritorno al passato. Proprio in ricordo del ciclismo del tempo che fu, Franco Gattarelli, nel 1997, crea l’Eroica, una gara della memoria che, su un percorso di oltre 200 chilometri, si snoda lungo le creste senesi, le colline del Chianti e la Val d’Orcia, per strade perlopiù sterrate, con bici rigorosamente d’epoca e dove l’unico doping ammesso è il buon cibo accompagnato da un calice di vino. In 17 anni di vita l’Eroica è diventata un evento internazionale, che richiama sulle colline toscane oltre 3mila appassionati da tutto il mondo. Tutti rigorosamente vestiti alla vecchia maniera – caschetto in cuoio, maglie e calzettoni di lana – e con la vecchia bici da corsa.

Le Strade bianche di Romagna. Sulla scia dell’Eroica, negli anni si sono aggiunte altre competizioni di questo tipo, poi racchiuse, dal 2010, in un’unica grande corsa a tappe: il Giro d’Italia d’epoca. La nona tappa del Giro 2015, la Strade Bianche di Romagna, è in programma a Mordano l’11 luglio, per la prima volta in notturna. La manifestazione, fortemente voluta da Marco Selleri – instancabile patron del Giro ciclistico Pesca e Nettarina di Romagna Igp – in collaborazione con l’Aver (l’Associazione velocipedisti eroici romagnoli), si svolgerà su un percorso di 80 chilometri (di cui 25 di strade bianche), con il guado del Sillaro e l’ascesa di Monte del re come maggiori asperità. Ad attendere gli eroi, al loro arrivo a Mordano, previsto intorno alla mezzanotte, una grande festa. «Ho avuto modo di leggere il libro sul centenario del Giro d’Italia a Lugo – commenta Selleri -. Tappe di 400 chilometri, corridori che partivano la notte e arrivavano la sera del giorno dopo stremati, affaticati e, spesso e volentieri, assaliti dai briganti. Per questo ho voluto questo ritorno al passato: per rivivere un po’ le stesse sensazioni ed emozioni vissute dagli eroi del ciclismo di quell’epoca». E non è finita qui. Il 12 luglio, dalle 9.30, è in programma la pedalata delle Rocche e dei Torrioni oltre alla consueta esposizione e mostra scambio di biciclette e abbigliamento d’epoca.

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