Luca Pacioni versione 2.0. Il romagnolo della Viris-Maserati fa doppietta al Giro delle pesche nettarine e, per la seconda volta in due anni, conquista la tappa inaugurale dell’importante corsa under 23. Una vittoria cercata, voluta da Pacioni che, sotto gli occhi attenti del ct della nazionale Davide Cassani – accorso a Imola per visionare i campioni di domani (ma sempre con uno sguardo puntato sul Giro d’Italia) – si è imposto di forza in volata sul traguardo di via Boccaccio, riuscendo ad evitare al pelo la caduta che ha coinvolto tre corridori. Fortunatamente senza conseguenze. «Sono riuscito ad infilarmi nell’unico spazio disponibile a fianco del cordolo – il commento del vincitore di giornata -. Il corridore avanti a me si è sbilanciato e ha involontariamente causato la caduta. A me è andata bene. Devo dire grazie alla squadra, ha fatto un bellissimo lavoro. I compagni mi hanno scortato egregiamente in salita e, negli ultimi chilometri, si sono impegnati al massimo perché potessi restare nelle posizioni di testa. È la mia seconda vittoria al Nettarine e la mia seconda maglia verde. Dubito riuscirò a portarla fino a Faenza, ma è un onore comunque poterla indossare».
Soddisfatto anche il ct degli azzurri, e coordinatore delle nazionali, Davide Cassani che, pur con un occhio vigile all’impresa di Fabio Aru al Giro d’Italia (primo in solitaria sul Cervino) ha seguito con attenzione le fasi più concitate della tappa di Imola: «Luca (Pacioni, ndr) è stato bravo. Ha vinto con merito. Peccato per la caduta, ma a queste velocità può succedere. Riferirò quanto visto a Marino Amadori – commissario tecnico degli under 23 – con cui sono sempre a stretto contatto. In gare come il Nettarine c’è il futuro del ciclismo italiano».
Domani, seconda tappa, da Lugo di Romagna a Castel del Rio (134 chilometri). Ritrovo di partenza alle 11 al Consorzio agrario di via Quarantola. Partenza alle 12.45. L’arrivo nel suggestivo paese alidosiano è previsto tra le 16 e le 16.26.