13, Luglio, 2025

Nettarine, sotto a chi tocca

Dove eravamo rimasti? Ah già, allo sfogo di Marco Selleri contro la (mala) organizzazione dell’Uci. Polemica, in parte, rientrata. Tutte le squadre (31) hanno confermato la loro presenza al Giro ciclistico Pesca e nettarina di Romagna Igp – salvo qualche singolo forfait di corridori di corse da un giorno – e saranno al via della prima tappa il prossimo 29 maggio. Meglio così. Superata la giusta euforia da Giro d’Italia, è il momento di concentrarsi sulla corsa under 23 che, per la ventesima volta nella sua storia, lancerà uno o più giovani virgulti nel panorama del professionismo. Chi succederà a Iuri Filosi (nella foto a fianco, Isolapress) nell’albo d’oro di questa prestigiosa manifestazione?

1ª tappa: Mordano – Imola (144,4 km). Frazione nervosa, dal finale tutt’altro che scontato. Il via da Mordano, poi 30 chilometri di pianura fino a Poggio Grande prima del primo Gpm di giornata, posto in cima a Liano. Quindi il ritorno nella città del torrione attraverso Castel Guelo, Casola Canina e Sasso Morelli. Parata nel centro della cittadina romagnola (da ripetere tre volte) e poi via verso Imola e la via Emilia. Il vincitore di giornata si deciderà tutto negli ultimi trenta chilometri. Da Toscanella, verso Dozza. Discesa verso via Valsellustra. Strappo di via Monticino (al 10%) per collegarsi a via Montecatone e arrivare in cima a via Bel Poggio, dove inizierà la discesa che porterà al traguardo finale, posto in via Boccaccio.

2ª tappa: Lugo – Castel del Rio (134 km). La tappa regina. La più spettacolare. Probabilmente il vincitore del Nettarine si deciderà qui. Quattro gpm in rapida sequenza, un circuito da ripetere tre volte e un finale… storico! Si parte da Lugo: breve tratto di pianura fino a Castel Bolognese e poi inizia la giostra! Falsopiano (al 3-4%) fino a Casola Valsenio e il versante ravennate del Prugno, quello più impegnativo. Dopo la discesa fino a Fontanelice, il circuito del Gesso che, nel 2011, vide trionfare Mattia Cattaneo. In salita fino a Sassoleone e in cima alla Bordona. Discesa a Castel del Rio e di nuovo a Fontanelice. Il tutto da ripetere tre volte prima del gran finale. Dopo la discesa dalla Bordona, i corridori riprendereanno la Montanara fino a via Osta dove devieranno per ricollegarsi a Castel del Rio. Il traguardo è posto in piazza della Repubblica ma, prima di alzare le braccia al cielo, il vincitore di giornata dovrà attraversare il mitico ponte degli Alidosi e affrontare l’ultimo strappetto per raggiungere il centro del paese.

3ª tappa: Lavezzola – Faenza (149,6 km). Giornata per velocisti o per le fughe da lontano. Tre gpm, è vero, ma a più di 50 chilometri dall’arrivo. Il gruppo avrà tutto il tempo per annullare gli scatti e presentarsi sul traguardo finale dell’Agrintesa, a Faenza, pronto per la volatona finale. Non mancherà la passerella nella città romagnola (i corridori transiteranno tre volte sul traguardo) prima di decretare il trionfatore del Giro numero 20.

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