Voglia di grande ciclismo? Allora non prendete impegni per il 6 aprile. Proprio a Pasquetta, infatti, dall’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, partirà la sesta edizione del Giro d’Italia di handbike. Giro d’Italia che, dopo otto tappe (di cui una a cronometro), si concluderà a Milano.
«Siamo felici ed orgogliosi di poter annunciare la sesta edizione del Giro – il commento di Maura Macchi, presidente della corsa a tappe –. È stato difficile, ma alla fine l’impegno e la dedizione sono stati ripagati nel migliore dei modi».
La grande novità 2015 è, senza ombra di dubbio, nel connubio tra Giro d’Italia di Handbike e il Pit (Paracycling Italian Tour). «Non esistendo praticamente gare per le categorie del paraciclismo, le abbiamo integrate in via sperimentale in cinque tappe del Giro d’Italia – sottolinea Andrea Leoni, patron della corsa -. Così facendo, abbiamo creato un circuito di gare paraciclistiche a tutto tondo con la possibilità, anche per questi atleti, di vestire la maglia rosa».
Un po’ di numeri. Dalla prima edizione, datata 2010, sono state organizzate 43 tappe, toccate 13 Regioni e 3 Stati (Italia, Repubblica di San Marino e Svizzera). In tutto sono nove le categorie di atleti, cinque maschili e quattro femminili, alle quali andranno ad aggiungersi, a partire dal 2015, le categorie Pit. 166 il numero totale degli atleti che hanno partecipato dalla prima edizione fino a quella passata. 41 i vincitori della maglia rosa che hanno percorso, in gara, più di 1.200 km. Oltre 600 volontari, oltre ad un enorme pubblico lungo le strade percorse.