All’ospedale di Lugo è stato portato a termine con successo il secondo prelievo di organi “a cuore fermo”, una procedura ad alta complessità che ha consentito di donare quattro organi — reni, fegato e, per la prima volta in un presidio distrettuale dell’Ausl Romagna, i polmoni — destinati a tre diversi pazienti in lista d’attesa per il trapianto.
Un risultato reso possibile grazie alla volontà espressa in vita dal donatore e alla sensibilità dei familiari, oltre che alla sinergia di medici, infermieri e operatori provenienti da molteplici reparti e servizi. «Un grande gesto di umanità, frutto di un lavoro di squadra straordinario», ha commentato la dottoressa Costanza Martino, direttrice del dipartimento chirurgico di Ravenna e responsabile di Anestesia e Rianimazione di Lugo.
Il percorso di donazione a cuore fermo, essendo una pratica estremamente complessa, ha richiesto un intenso lavoro di organizzazione e ha coinvolto complessivamente oltre 30 professionisti sanitari.
«Il successo dell’intervento sottolinea la crescita di competenze dell’ospedale lughese e la capacità di collaborare in rete secondo i più alti standard clinici ed etici» sottolinea l’Ausl.
A confermare l’efficienza del presidio, a pochi giorni di distanza si è svolto anche un prelievo da donatore a cuore battente (DBD), che ha consentito il trapianto di fegato.
© Riproduzione riservata
