La parrocchia Jesus de Nazaré, a São Bernardo do Campo, ha celebrato uno dei momenti più significativi del suo percorso annuale: il triduo e la 27esima camminata della pace, per ricordare l’eredità spirituale e il dono della vita di don Leo Commissari, mantenendo viva la memoria del sacerdote imolese, ucciso nella favela dell’Oleoduto nel 1998.
«Don Leo Commissari ha dedicato la sua vita ai più bisognosi, lavorando instancabilmente nelle comunità della periferia di São Bernardo do Campo – ricorda padre Gustavo Laureano Pinto, parroco di Jesus de Nazaré -. La sua morte tragica, 27 anni fa, ha sconvolto tutti ed è diventata un simbolo della lotta contro la violenza e per la giustizia sociale».
Nel primo giorno del triduo, il 26 giugno, la comunità si è riunita per il rosario nel luogo dove don Leo fu assassinato, dove è presente un pilastrino che ricorda il suo sacrificio.
Il 27 giugno la messa, «con cui abbiamo celebrato la solennità del Sacro Cuore di Gesù – continua padre Gustavo -. Nel Vangelo proposto da questa celebrazione (Lc 15,3-7) è stata ricordata la parabola della pecora perduta, che manifesta molto bene il Cuore di Gesù: la sua preoccupazione è per quell’unica pecora che si è smarrita. […] La stessa volontà animò il ministero di don Leo, che fondò il Centro di formazione professionale, con l’intenzione di inserire nel mercato del lavoro giovani e adulti attraverso i corsi offerti, contribuendo così al riscatto dei diritti delle persone». C’è stato poi il rinnovo dei voti di povertà, obbedienza e castità delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, che con il loro impegno sociale portano avanti il sogno di don Leo della promozione della dignità umana.
Il 28 giugno è stata celebrata l’Eucaristia festeggiando il Cuore Immacolato di Maria, il cuore che custodiva tutte le cose che riguardavano lei e suo figlio Gesù. Il 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, ha avuto luogo la 27esima camminata della pace.
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