Le labbra si distendono in un sorriso. Gli occhi scintillano, si accendono, trasmettono una gioia quasi incontenibile. Quando una passione è autentica e vibrante il linguaggio del corpo non mente. Lo vedo mentre Luca Milani mi racconta la sua vita, fatta di sinfonie, tournée europee e mondiali, e di un lavoro che «non cambierei di una virgola». Cinquantanove anni e imolese doc, Milani dal 2015 è primo clarinetto all’Orchestra sinfonica nazionale Rai.
Quando è entrato a farne parte?
In maniera stabile, cioè con un contratto a tempo indeterminato, dal 2015. Mentre ero in aeroporto a Parigi in attesa di partire per il Giappone con il Teatro di Bologna, ricevetti una telefonata dalla Rai. Uno dei due primi clarinetti dell’Orchestra era andato in pensione. Mi stavano quindi proponendo di prendere il suo posto. Dopo una rapida riunione di famiglia per sincerarmi che tutti fossero d’accordo, richiamai per accettare…
[ Continua ]
Trovate l’intervista completa nel numero in edicola da giovedì 10 luglio, disponibile in edicola o in edizione digitale!
Ora è possibile acquistare anche la copia digitale (in formato pdf) del giornale dal nostro sito di e-commerce: fai click qui!
© Riproduzione riservata