Stanislao Zanelli, per i tanti che lo hanno conosciuto e apprezzato, era semplicemente “il Prof”, con la P maiuscola. La sua scomparsa, avvenuta venerdì 6 giugno all’età di 82 anni, ha provocato un sincero e sentito coro di voci che lo hanno ricordato per le sue qualità e umane dopo averlo incontrato lungo il cammino scolastico o sportivo.
Uomo di sport e di scuola, Zanelli ha lasciato un’impronta profonda nella vita lughese, dove abitava e dove era nato. Diplomato all’Isef (Istituto superiore di educazione fisica) di Roma con il massimo dei voti, Zanelli ha ricoperto tutti i ruoli tecnici all’interno della Federazione italiana di atletica leggera, arrivando a essere tecnico nazionale specialista. A partire dal 1964 ha insegnato educazione motoria nelle scuole di Lugo e Ravenna, ma è al liceo di Lugo che ha lasciato l’impronta più profonda: per oltre quarant’anni è stato “il prof di ginnastica” per migliaia di studenti, ricordato con affetto per la sua capacità di comunicare, motivare e creare legami sinceri con le classi.
«Collega indimenticabile, una persona splendida»; «Competente e calmo, mi trasmise anche tranquillità interiore»; «Il più grande prof di sempre. Anzi, “IL PROF” per eccellenza» alcuni dei ricordi sui social da parte di ex allievi o colleghi.
Sempre ai social, nel gruppo degli ex Allievi del liceo di Lugo, anche il figlio Luca Zanelli ha voluto affidare un messaggio in suo ricordo: «Mio padre Stanislao non è stato solo un grande genitore, ma un amico. Discutevamo di tutte le sfaccettature dello sport e della vita, mi ha insegnato ad essere umile a rispettare gli altri come ha sempre fatto nella sua vita. Mi mancherà immensamente». Zanelli lascia la moglie Marina e i figli Rolando, Giada, presidente dell’Azione Cattolica della Diocesi di Imola, e Luca.
L’ultimo saluto al prof
Domenica alle ore 17.30 si terrà la recita del rosario presso la camera mortuaria di Lugo, dove la salma sarà esposta dalle 7.30. Il funerale sarà celebrato lunedì 9 giugno partendo dalle ore 9 dalla camera mortuaria di Lugo, per il santuario della Beata Vergine del Molino. Si proseguirà poi per l’area crematoria di Faenza. No fiori, ma offerte per la Fondazione Lega del Filo d’Oro e per la Parrocchia di Madonna delle Stuoie.
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