Questione di pochi giorni e la Chiesa cattolica conoscerà il nome del suo nuovo pontefice.
All’interno della Cappella Sistina, mercoledì 7 maggio alle 16.30, i 133 cardinali elettori si ritroveranno nel conclave dove verrà pronunciata dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie la tradizionale formula extra omnes, ovvero tutti fuori dalla Sistina, eccetto i porporati aventi diritto di voto.
Tra i porporati chiamati ad eleggere il 267esimo romano pontefice, ci sarà anche il cardinale di origine imolese Mauro Gambetti, originario proprio della nostra Diocesi e creato cardinale da papa Francesco nel concistoro del 28 novembre 2020. Sarà inoltre presente il nostro metropolita, il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna.
Nella mattinata che precede l’inizio del conclave è prevista la messa Pro eligendo Romano Pontifice, in programma alle 10 del mattino. Da giovedì 8 maggio, i cardinali si dirigeranno da Casa Santa Marta al palazzo apostolico alle 7.45. Dopo la messa con le lodi nella Cappella Paolina, i cardinali elettori si ritireranno nella Cappella Sistina dove cominceranno le procedure di voto.
Per quanto riguarda gli orari orientativi delle fumate, quelle mattutine saranno dopo le 10.30 (se la fumata è bianca) e dopo le 12.30. Alle 12.30 è previsto il rientro a Casa Santa Marta per il pranzo. Alle 15.45 i porporati torneranno nella Sistina per poi cominciare, al termine dei vespri, le operazioni di voto. Gli orari orientativi delle fumate pomeridiane sono intorno alle 17.30 (se la fumata è bianca) e intorno alle 19.
L’esortazione alla pace dei cardinali
Martedì 6 maggio i cardinali riuniti in congregazione generale prima dell’inizio del Conclave, hanno espresso un appello per la pace: «Constatato con rammarico che non si sono registrati progressi per favorire i processi di pace in Ucraina, in Medio Oriente e in tante altre parti del mondo, anzi che si sono intensificati gli attacchi specialmente a danno della popolazione civile, formuliamo un sentito appello a tutte le parti coinvolte affinché si giunga quanto prima ad un cessate il fuoco permanente e si negozi, senza precondizioni e ulteriori indugi, la pace lungamente desiderata dalle popolazioni coinvolte e dal mondo intero» si legge nel bollettino della sala stampa della Santa Sede.
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