Gli anni passano, ma non le tradizioni. Proteggerle dallo scorrere del tempo è una responsabilità, quasi una missione. Ogni territorio custodisce gelosamente un suo passato, fatto di usanze, modi di vivere e storie che lo rendono unico. Nella vallata del Santerno c’è una tradizione che si tramanda dalla fine del diciannovesimo secolo: il Cantamaggio di Valsanterno.
A mantenerla viva sono i maggiaioli. Cantori, danzerini e sonatori, che con musiche e balli popolari, annunciano – i primi giorni del mese – l’arrivo della primavera. Non si esibiscono su palchi o piste da ballo, ma nei cortili delle case, nelle aie. Nel pieno rispetto della tradizione originaria.
Da oltre vent’anni a guidare i maggiaioli della vallata del Santerno è il 73enne di Balìa Giancarlo Battilani, polistrumentista e ballerino di danze popolari. «All’inizio non eravamo tanti, e tutti cantori o musicisti – ricorda -. Le cose sono cambiate una decina di anni dopo, quando la famiglia di maggiaioli si è allargata, contando fino a trenta membri. Ricordo che per spostarci dovevamo noleggiare un pullman. Più o meno in quello stesso periodo, tra il 2014 e il 2015, abbiamo iniziato a includere anche le danze tradizionali, rispolverando quelle che hanno animato la vallata sino alla Seconda guerra mondiale. Il trescone, la manfrina, il saltarello e la mulnesa».
«Dall’anno scorso ho ceduto il testimone a Luisa Cottifogli, già direttrice del festival In mezzo scorre il fiume. Luisa, però, mi ha chiesto espressamente di affiancarla nella regia del Cantamaggio. E così eccomi ancora qua. Il Cantamaggio di oggi non è certo come quello di una volta. Negli anni sono cambiate molte cose. Un aspetto, invece, non è mai mutato: il nostro desiderio di evocare il bel mondo andato».
Il programma
Giovedì 1, il Cantamaggio parte dal borgo di Mordano (ore 11.00 Piazza Borgo Generale Vitali, centro storico e piazza Pace) per poi salire in valle del Santerno a Fontanelice (ore 15.00 Piazzetta in via VIII Dicembre, centro storico e piazza del Comune) e proseguire a Carseggio (Casalfiumanese) alle ore 17.00 – via Carseggio 3 presso Azienda Agr. Mascherini Giuseppe.
Sabato 3 appuntamento a Casalfiumanese per la Festa di Santa Croce: in partenza alle ore 15 dal parcheggio del Cimitero (via Pineta) si raggiunge con una passeggiata il Podere Bartoletti (via Pineta 11) accompagnati dal violino di Roberto Bucci e il violoncello di Giuseppe Gallegati: il Duo Trabadèl.
Domenica 4 la Chiesa di San Michele dell’Osservanza di Imola (via Venturini 2) ospita Passaggio a Est, evento dedicato all’Est Europa, con canti eseguiti dal Coro della chiesa Ortodossa di San Basilio il Grande di Bologna, diretto da Olga Cebotari, ensemble liturgico che da anni accompagna le funzioni della più antica chiesa ortodossa dell’Emilia-Romagna.
© Riproduzione riservata