Per il volontariato riolese la scomparsa di Claudio Beltrandi è stato un duro colpo. Nato a Riolo dei Bagni nel 1943 (così si chiamava allora Riolo Terme), Beltrandi è scomparso mercoledì 10 aprile, lasciando la moglie Silvana e i due figli. Prima della pensione ha lavorato come impiantista petrolchimico a Ravenna. In paese era conosciuto per essere «un uomo del fare (le chiacchiere e i riflettori non gli piacevano affatto…) che ha offerto il suo supporto alle persone che si trovavano in difficoltà» lo ricorda l’ex sindaco Alfonso Nicolardi nella sua pagina Facebook, aggiungendo che Beltrandi «era una delle persone più generose ed altruiste che io abbia mai conosciuto». «Caro Claudio, un mondo migliore avrebbe bisogno che il cuore e la mente di uomini come te, potessero essere clonati e riproposti in milioni di persone» conclude l’ex primo cittadino.
Beltrandi era un alpino, membro della sezione Bolognese-Romagnola, e faceva parte della Protezione civile, sempre pronto a partire per le emergenze. Faceva servizio di volontariato anche per controllare eventuali incendi in estate. «Dove c’era bisogno lui era presente. Non voleva ringraziamenti, non voleva lodi. Era uno che voleva aiutare. Poi amava andare a funghi con sua moglie Silvana che lo ha sempre curato ed accudito», lo ricorda con affetto la nipote Monica Beltrandi.
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