9, Luglio, 2025

A Bubano il potabilizzatore (da 50 milioni) che servirà tredici comuni tra imolese e ravennate

L’impianto, oltre a quadruplicare la produzione di acqua potabile per uso civile, prevede di ottimizzare la linea di trattamento industriale

obiettivo fine lavori nel prossimo anno per il cantiere del nuovo potabilizzatore di Bubano, un progetto da circa 50 milioni di euro (di cui 31 finanziati dal Con.Ami, 17 dal gruppo Hera, più oltre 1 milione dal Piano Nazionale Acquedotti) che punta a potenziare e ad ottimizzare il sistema idrico di 13 comuni del circondario imolese e della provincia di Ravenna. Il complesso sorge nei pressi dei bacini artificiali di Bubano. Ad oggi sono state completate le fondazioni di tutti i fabbricati (edifici quali palazzina uffici, locali per i dipendenti, ecc) e sono iniziati i primi getti delle opere civili. Entro il mese di maggio si apriranno tre nuovi fronti di lavoro con l’installazione di tre grandi gru per realizzare i manufatti a servizio del processo di potabilizzazione. Entro giugno si aprirà un quarto fronte per realizzare la palazzina degli uffici, e nel corso dell’estate inizierà l’installazione delle opere elettromeccaniche.


L’articolo completo nel numero de Il Nuovo Diario Messaggero di giovedì 10 aprile!


L’impianto, oltre a quadruplicare la produzione di acqua potabile per uso civile, arrivando a 160 litri al secondo, prevede di ottimizzare la linea di trattamento industriale che continuerà a produrre, come oggi, 400 litri al secondo di acqua, alimentando anche potabilizzatori più piccoli della zona, come Castel San Pietro, Conselice e Sant’Agata sul Santerno.
«Si tratta di uno degli investimenti più significativi sostenuti da Con.Ami in termini di sviluppo e potenziamento dei servizi dedicati al territorio – commenta Fabio Bacchilega, presidente del consorzio –. A maggior ragione in questo frangente storico in cui si parla sempre più insistentemente dei risvolti dei cambiamenti climatici, e di resilienza di fronte alle crescenti emergenze del comparto. Il nuovo potabilizzatore ha l’obiettivo di assicurare ad una vasta area una maggiore tenuta di fronte ai crescenti effetti della siccità. Il tutto grazie ad un sistema di notevole efficienza e flessibilità in grado di gestire le richieste idriche e assecondare le previsioni di sviluppo urbanistico e le esigenze del sistema produttivo».


© Riproduzione riservata

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