9, Luglio, 2025

«Da Giovanni Paolo II alle foto in elicottero sopra l’autodromo. Ho attraversato le epoche della fotografia»

A 83 anni, 68 dei quali trascorsi tra rullini e obiettivi, Lino Gasparri ha chiuso il suo storico negozio in viale De Amicis

Ha immortalato e accompagnato nel corso della loro vita centinaia e centinaia di persone in tanti eventi, realizzando servizi fotografici durante le cerimonie di battesimi, comunioni, cresime e matrimoni, ma anche eventi sportivi e non solo.
A fine dicembre Lino Gasparri ha chiuso la sua storica attività: ora nel suo negozio in viale De Amicis 41 deve radunare ciò che rimane negli scaffali ormai sguarniti e riordinare attrezzature e macchinari: «Ho iniziato l’attività di fotografo nel 1957 nel negozio di Mirandola in via XX settembre, dove sino da ragazzina lavorava mia madre. Sono rimasto cinque anni per il mio apprendistato poi, dopo il servizio militare, ho lavorato nello studio fotografico Villani a Bologna».

Nel 1967 Gasparri apre l’attività a Imola, creando un unico negozio da tre affiancati. Oggi, 83 anni portati benissimo, 68 dei quali trascorsi tra rullini e stampe, 58 in proprio, racconta di come il mondo della fotografia abbia avuto un’evoluzione incredibile: con il digitale, i telefonini, tutto è cambiato. E i social hanno fatto il resto: «Ho attraversato tutte le tappe della fotografia, iniziai con le stampe delle foto in bianco e nero con la camera oscura, per poi automatizzarmi con lo sviluppo del colore, le pellicole consegnate e stampate in un’ora. Non dimentico l’utilizzo del flash al magnesio, per creare il lampo che permetteva di scattare nei locali un po’ bui, ad esempio nelle aziende. Ora tutto è cambiato, eppure ultimamente alcuni giovani con la macchina fotografica dei genitori o dei nonni vengono ad acquistare i rullini perché vogliono cimentarsi in questo modo di fotografare».

Tra i tanti ricordi, gli sono rimasti impressi «i servizi fatti in autodromo per due anni come fotografo ufficiale ai tempi di Roberto Nosetto: esperienza interessantissima, mi capitò di fare foto da un elicottero, servivano per dimostrare ai proprietari dei terreni circostanti che la folla giunta all’autodromo non aveva creato danni alle colture. Scattavo dall’elicottero senza sportelli per potermi sporgere, io che ho sempre sofferto di vertigini. Altro ricordo particolare, l’invito di Ghetti, allora direttore della Ceramica di Imola, che mi volle per il servizio fotografico al matrimonio di suo figlio, celebrato a Parigi alla Madeleine. Ho seguito passo passo Papa Giovanni Paolo II nel suo percorso quando venne in visita a Imola nel maggio del 1986. Nel 1987 ho prodotto le immagini per la guida di Imola con i testi di Anna Lisa Ravaglia. Nel mio negozio, oltre ai tanti dipendenti, per tempi più o meni lunghi, sono passate le mie tre figlie e i miei nipoti anche solo in estate per dare una mano e imparare l’attività».
Di recente, la figlia Lindsey ha aperto una sua attività, FotoGrafica, in via Emilia 289.


© Riproduzione riservata

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