Un incontro pubblico, martedì 11 febbraio (alle 16.30) nella sala stampa dell’autodromo di Imola, per illustrare ai cittadini la Comunità energetica cooperativa del Circondario imolese.
Il modello di Cer, spiegano da Bryo, «punta a favorire un modello di produzione e condivisione dell’energia basato sulla produzione locale e l’autoconsumo di energia rinnovabile. Il progetto si fonda su un approccio collaborativo tra settore pubblico, privato e realtà associative, che permette di ridurre le emissioni di CO₂, abbattere i costi dell’energia e rendere il territorio più autonomo dal punto di vista energetico». Alla Comunità energetica rinnovabile possono aderire «persone fisiche, piccole e medie imprese (Pmi), enti territoriali, amministrazioni comunali, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale». L’adesione garantisce «benefici ambientali come la riduzione dell’uso dei metodi tradizionali e delle emissioni di gas serra. Benefici economici (un incentivo sul consumo contemporaneo locale). Benefici sociali: la promozione di una cultura della sostenibilità a livello trasversale incoraggia la collaborazione e l’inclusione».
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