Entro il primo aprile 2025 sarà attivato in tutta la regione Emilia Romagna il Numero Unico Europeo di Emergenza (112). Un percorso iniziato già a dicembre 2024 nella zona di Bologna (nel distretto telefonico con il prefisso 051) e altre aree della regione.
Il Numero Unico per le Emergenze è il numero di telefono che permette, componendo il 112, di richiedere l’intervento della polizia, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, del soccorso sanitario e del soccorso in mare, legati a diversi numeri di telefono (ad esempio il 118 per il soccorso sanitario o il 115 per i vigili del fuoco). La sua introduzione, con tempi diversi sull’intero territorio nazionale, recepisce la direttiva dell’Unione europea finalizzata ad armonizzare i servizi di emergenza e a permettere a chiunque si trovi sul suolo europeo di effettuare chiamate di emergenza componendo un unico numero di telefono valido in tutti gli Stati membri.
Le date da segnare sul calendario per i distretti telefonici del nostro territorio sono le seguenti: dal 4 marzo 2025 il numero unico sarà attivato nel distretto telefonico di Lugo; a partire dall’1 aprile 2025 il servizio sarà attivo nei distretti telefonici di Imola e Faenza.
Il Numero unico 112 non sostituisce, ma si affianca e si integra con gli attuali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530), che continuano a restare attivi: i cittadini possono chiamare il 112 per qualsiasi tipo di emergenza, oppure continuare a comporre i diversi numeri abituali.
La centralizzazione delle chiamate assicura, dal punto di vista organizzativo e operativo, una gestione coordinata e integrata tra le diverse forze coinvolte, la tracciabilità della chiamata, la risposta multilingue e l’accesso alle persone con disabilità, anche dell’udito.
Il modello organizzativo messo a punto dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con il Ministero dell’Interno e i vertici delle Forze dell’ordine e dei Servizi di emergenza coinvolti, prevede che tutte le chiamate effettuate ai tradizionali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530) siano convogliate e prese in carico dalle due Centrali Uniche di Risposta, collocate una a Bologna e una a Parma, a seconda della provenienza della chiamata. Ogni centrale prevede 24 postazioni di lavoro, più 8 di riserva, sulle quali si alterneranno in più turni un totale di 90 operatori tecnici.
Il nuovo sistema di gestione delle chiamate permette alle centrali di ricevere in tempo reale l’identificativo e di localizzare in maniera rapida ed immediata la posizione geografica dell’utente, riducendo il tempo di intervista di chi chiama.
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